Auto elettriche, come realizzare le strutture di ricarica?

Ecco quali documenti presentare con la SCIA per la realizzazione delle strutture di ricarica per le auto elettriche

Scarica PDF Stampa

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 3 agosto 2017 che individua i documenti da presentare con la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) per la realizzazione delle strutture di ricarica per le auto elettriche. La costruzione è libera nelle aree private. Le indicazioni mettono in atto ciò che è stato previsto dal DPCM 18 aprile 2016 che ha aggiornato il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica.

Ricarica per auto elettriche, è attività libera

Il DM definisce l’infrastruttura di ricarica come un’infrastruttura elettrica che per essere realizzate richiedono una nuova connessione alla rete di distribuzione elettrica o una modifica della connessione esistente. La realizzazione dei punti di ricarica in case e aree private, o anche uso pubblico, è attività libera non soggetta ad autorizzazione né a segnalazione certificata di inizio di attività se:

– il punto di ricarica non richiede una nuova connessione alla rete di distribuzione elettrica ne’ una modifica della connessione esistente;
– il punto di ricarica è conforme a i vigenti standard tecnici e di sicurezza;
l’installazione del punto di ricarica è effettuata da un soggetto abilitato e nel rispetto delle norme di sicurezza elettriche;
– l’installatore deve rilasciare un certificato di conformità dell’impianto e del suo funzionamento alle norme di sicurezza elettrica.

Auto elettriche, i documenti da presentare

Per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici il Comune deve rilasciare l’autorizzazione e alla Scia bisogna allegare:
– il documento di inquadramento del progetto. Il documento di inquadramento deve contenere: la descrizione del progetto (progetto comunitario, progetto nazionale, investimento privato, ecc); il numero delle infrastrutture di ricarica previste dal progetto; le motivazioni sottese alla scelta delle localizzazioni proposte; l’indicazione dei costi complessivi suddivisi per la parte di investimento e per le parti di gestione e manutenzione successive; l’indicazione del soggetto che provvederà della gestione e manutenzione delle infrastrutture di ricarica; le modalità e le attività di informazione e comunicazione previste.

Il progetto tecnico, che deve contenere: l’inquadramento territoriale e gli estratti dei principali strumenti urbanistici vigenti; la documentazione fotografica ante operam; i particolari costruttivi/installativi ante e post operam; la segnaletica orizzontale e verticale; il cronoprogramma dei lavori.

– La relazione sulle caratteristiche tecniche dell’infrastruttura,
– La copia della richiesta di connessione alla rete di distribuzione elettrica o di modifica della connessione esistente.

>>> Nuove costruzioni, senza presa per auto elettriche niente titolo abilitativo

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento