IMU e abitazione principale, la definizione nella circolare del MEF

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Cresce l’attesa per la pubblicazione ufficiale della circolare IMU curata dal Ministero dell’economia e finanze (MEF), i cui contenuti in bozza sono stati anticipati da Ediltecnico (leggi Circolare IMU, più di 50 pagine di spiegazioni nella bozza).

Tra i chiarimenti più esaustivi contenuti nel documento spicca la sezione, decisamente corposa, dedicata alla definizione ai fini IMU di abitazione principale e delle pertinenze a essa asservite.

Nel testo della bozza della circolare IMU viene dunque approfondita tale definizione che, ricordiamo, è contenuta all’art. 13, comma 2 del d.l. 201/2011 (il c.d. Decreto Salva Italia), così come modificato dal recente Decreto sulla Riforma fiscale (d.l. 16/2012) e che così recita:

[…]
2. […]Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile. Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo.
[…]

Nel testo della circolare IMU, i tecnici del MEF chiariscono che l’abitazione principale è composta da “un’unica unità immobiliare”. Questo significa, perciò, che se un nucleo famigliare abita in una casa composta da più unità immobiliari, si considera “principale” (e quindi assoggettata all’aliquota IMU più favorevole) solo una delle unità, mentre le altre, di conseguenza, vanno considerate come abitazioni diverse da quella principale con l’applicazione dell’aliquota deliberata dal Comune per tali tipologie di fabbricati

Per evitare il rischio di elusione fiscale, la circolare IMU specifica anche il caso di due coniugi che, in possesso di più case nel medesimo comune, decidano di stabilire residenza anagrafica e domicilio in immobili diversi. In tal caso l’aliquota per l’abitazione principale si applica a una sola delle unità immobiliari.

La norma viene bilanciata da effettive necessità lavorative, cioè quando uno dei due coniugi si trovi a risiedere abitualmente in un immobile sito in un Comune diverso per esigenze lavorative (leggi anche IMU, agevolazioni per il coniuge che lavora fuori casa)

Collegata alla definizione di abitazione principale, la circolare IMU, nel testo in bozza della circolare IMU, si precisa anche il concetto che le pertinenze asservite all’abitazione principale possono essere al massimo tre e non più di una per ognuna delle seguenti categorie catastali: box (categoria C/6), cantina/magazzino (C/2) e tettoia (categoria (C/7).

Redazione Tecnica

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