BIM, ecco perchè bisogna usarlo

I BIM riduce i costi di progettazione e realizzazione degli immobili del 33% e dimezza i tempi con una significativa diminuzione del carbon footprint.

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I sistemi BIM dunque sono destinati non solo a modificare radicalmente i paradigmi del mercato del real estate, ma potranno dare un contributo fondamentale al futuro del pianeta, in grado di creare modello informatici dal punto di vista architettonico, urbanistico, ambientale e non semplicemente di singoli edifici ma di interi centri abitati: il BIM si pone alla base della creazione di città sostenibili e delle Smart City. Non solo, con l’aiuto del BIM si potranno ottenere miglioramenti in termini di efficienza energetica, di riduzione dell’impronta di carbonio e un uso più efficace dei materiali. Il BIM riduce i costi di investimento e gestione, garantendo efficienza e tagliando tempi e margini di errore.

BIM, la guida internazionale all’utilizzo

Nel corso di un workshop, RICS ha presentato il 1° dicembre la Guida internazionale per l’implementazione di sistemi BIM, standard internazionali generali riguardanti modalità di implementazione e di utilizzo del Building Information Modelling (BIM) nelle fasi di progettazione, costruzione e conduzione dell’ambiente costruito, compresi gli aspetti relativi alla gestione dell’approvvigionamento e all’asset management. L’incontro ha visto coinvolti un panel di esperti per confrontarsi sul potenziale dei sistemi BIM nel settore del real estate e delle infrastrutture.

I temi affrontati sono stati molti e hanno interessato i vari aspetti del BIM:
– trend dell’utilizzo sul mercato europeo riguardo alla digitalizzazione
– cambiamento culturale del processo progettuale
– cost management
– ruolo del BIM nel contesto dei progetti infrastrutturali e Operation & Maintenance.

BIM, il Regno Unito in testa

Il Regno Unito è tra i paesi più evoluti per diffusione e best practice del BIM al quale gli operatori italiani guardano come punto di riferimento. In Gran Bretagna pubblico e privato collaborano già da diversi anni per la diffusione e armonizzazione di tali sistemi. Attualmente  il governo britannico ha elaborato una strategia BIM per il Construction Client Group che prevede di ridurre “del 20% il costo di capitale e l’impronta di carbonio connessi alla costruzione e alla conduzione  dell’ambiente costruito”.

Secondo le stime UK, l’introduzione del BIM nell’ambiente del costruito porterà, entro il 2025, benefici dal punto di vista economico con una riduzione dei costi del 33% e un abbattimento dei tempi di realizzazione dei progetti, sia per riqualificazioni sia per i green field (ex novo) del 50% con una conseguente riduzione dell’impatto ambientale grazie alla diminuzione di emissioni di Co2. Nel Regno Unito Il BIM potrà generare un giro d’affari annuo di circa 30 miliardi di sterline entro il 2020.

BIM, perchè in Italia non decolla

Sebbene in Italia ci sia un consenso diffuso da parte di tutti gli operatori della filiera del costruito sulle potenzialità dei sistemi BIM, e anche se Delrio aveva già firmato il decreto (ma con tempi lunghisssimi di applicazione), ci sono ancora ostacoli che ne rallentano l’adozione:
– la resistenza culturale al cambiamento;
– la disponibilità di risorse competenti;
– barriere tecnologiche come la compatibilità tra i diversi software in commercio o la diffusione della banda larga sul territorio;
– costi informatici elevati;
– una burocrazia non al passo con l’innovazione.

In tal senso, partire da un documento condiviso che detti le linee guida e gli standard di implementazione e di utilizzo del BIM è il primo passo verso una maggiore consapevolezza delle sue potenzialità.

Commenta Daniele Levi Formiggini, presidente di RICS Italia: “Con l’obiettivo di favorire la crescita culturale del settore, RICS Italia 
ha pubblicato le Linee Guida a livello globale per l’implementazione dei sistemi BIM, il documento che raccoglie in modo organico
 i principi internazionali generali riguardanti la modalità di implementazione e di utilizzo del BIM nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione del nostro ambiente costruito, compresi gli aspetti relativi alla gestione dell’approvvigionamento e all’asset management”.

Redazione Tecnica

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