Adeguamento sismico del nuovo e dell’esistente, da dove si parte e come si procede

Le differenze di intervento tra nuovo ed esistente, che tipo di valutazioni, ricerche e considerazioni bisogna fare prima di iniziare e durante il lavoro?

Corrado Prandi 06/10/17
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Avviare il percorso per opere di adeguamento sismico e miglioramento di un fabbricato al comportamento verso l’azione del sisma comporta circostanze forse singolari, dato che si intende definire interventi concreti per eventi legati a molte variabili ed aspetti poco prevedibili. Probabilmente se ciascuno di noi tentasse di valutare ogni aspetto contemporaneamente, facilmente si scoraggerebbe; diversamente, considerando un singolo aspetto per volta, riuscirebbe più agevole proporre delle soluzioni. Comunque, è opportuno procedere con prudenza, senza sentirsi in dovere di ostentare una sicurezza che pochi possono avere, considerato quanto ancora sono in evoluzione le conoscenze in materia.

Per l’adeguamento sismico e il miglioramento, è più agevole essere chiamati a interessarsi a scala di fabbricato rispetto a quanti devono operare a scala territoriale, quando le problematiche dei singoli fabbricati si compongono e necessariamente si deve ricorrere a valutazioni statistiche. Le statistiche rispondono a situazioni medie, ma non possono dare risposte complete per interventi puntuali; dunque alle indicazioni generali di riferimento, dovrebbero seguire analisi locali per raccogliere conoscenze più appropriate.

Adeguamento sismico, il nuovo e l’esistente: le differenze

Dobbiamo anche trasformarci in curiosi indagatori, raccogliendo ogni possibile informazione sul fabbricato, relativa al tempo attuale e passato, cimentandoci infine nelle possibili ipotesi circa i comportamenti futuri della costruzione. Costruzioni nuove ed esistenti richiedono percorsi diversi. Per le costruzioni nuove si può procedere in coerenza alla conoscenza e alla norma di quel momento, mentre per le costruzioni esistenti ci si dovrebbe prima immedesimare nelle conoscenze e norme o consuetudini relative al periodo di realizzazione, per ricercare infine possibili compatibilità con conoscenze e prescrizioni attuali. Spesso emergono rilevanti contraddizioni ed è il momento in cui viene richiesto al tecnico di individuare una possibile convergenza, il che non è scontato.

Adeguamento sismico, come procedere

Da dove cominciare? Dalla migliore conoscenza possibile del terreno e del suo comportamento durante il sisma; le azioni sui fabbricati sono attivate dai rapidi movimenti del terreno. Quindi? Dalla ricerca di parti che si sono dimostrate deboli nel corso di eventi precedenti e delle indicazioni sulla vulnerabilità di una tipologia costruttiva; situazioni precarie che si sono già verificate possono riproporsi in modo analogo e dovrebbero essere contenute.

Quale atteggiamento verso i diversi materiali e tipologie della costruzione? Neutro, nel senso che entrambi possono avere caratteristiche sia favorevoli che pregiudizievoli al comportamento durante un sisma. Collaborazioni multidisciplinari? Sicuramente; è tanto necessario il mantenimento delle strutture portanti, quanto evitare i ribaltamenti di divisorie e arredi o conseguire il mantenimento della funzionalità degli impianti. Come non cercare di salvaguardare i beni storici o le attività di produzione, che costituiscono la ricchezza del Paese? Dunque sono necessarie svariate conoscenze e competenze, da ricercare nella collaborazione tra più operatori, pronti a modificare convinzioni e comportamenti in base alle nuove conoscenze trasmesse dalla Ricerca.

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