Aprire un B&B in Italia: caratteristiche e costo dell’immobile medio

Serve un bagno per ogni camera? Quanto camere ci vogliono, come minimo? E gli spazi comuni? Quanto costa comprare un immobile per fare un b&b in Italia?

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Secondo l’ultima ricerca Istat, in Italia ci sono 25mila B&B. Secondo www.bed-and-breakfast.it questa attività dà lavoro a 40mila persone, con fatturato annuo di circa 270 milioni di euro. Chi apre un B&b lo fa tanto per motivi economici, per passione e per il piacere di accogliere ospiti da tutto il mondo. E, dato interessante vista la crisi persistente, la situazione economica dei gestori di B&B migliora nel 5% dei casi.

Tenete presente che la normativa sui B&B prevede che l’attività debba essere occasionale: si deve essere cioè per forza un periodo di interruzione dell’attività.

Aprire un B&B in Italia: i requisiti necessari

Le leggi regionali regolano l’apertura dei bed&breakfast in Italia. In media, il numero massimo di camere consentito per godere delle facilitazioni fiscali (non c’è bisogno di aprire una partita Iva, per esempio) va da tre a sei e un numero massimo di posti letto che varia da sei a meno di 20.

La dimensione minima media delle camere è di 8 mq per la singola e 14 per la doppia. Se ipotizziamo di voler offrire 5 camere (tre doppie e due singole) si arriva a un minimo di 58 mq, a cui vanno aggiunte le parti comuni, che possono essere di misure diverse.

Per quantoriguarda il bagno, si può scegliere se dotare ogni camera di un bagno o se creare un bagno comune. Il bagno comune è la soluzione più adottata, ma per ogni regione c’è una numero massimo di camere per ogni bagno. È obbligatorio mettere a disposizione uno spazio condiviso in cui consumare la colazione ma non è richiesta una vera e propria sala colazioni in cui gli ospiti possano avere accesso a bevande e alimenti.

Considerato tutto questo, una dimensione di circa 120 mq è più che sufficiente per avviare un’attività di buona qualità.

Aprire un B&B acquistando l’immobile

Molti hanno già un immobile a disposizione. Ma se s’incomincia dal niente, è ancora un buon momento perché, in generale, non sono aumentati i prezzi degli immobili anche se sono aumentate le transazioni. Se consideriamo le località e le zone più richieste per aprire un Bed&breakfast, comprare un immobile di 120 mq costa:
– a Verona, a Cittadella, dai 360mila ai 290mila euro;
– a Firenze in zona San Gallo, in base alla qualità dell’immobile, dai 400mila ai 480mila euro;
– a Roma, in zona Trevi-piazza Barberini, dai 790mila agli oltre 900mila.
– a Napoli, in zona Duomo, dai 162mila ai 220mila euro.

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In alcune Regioni (Sicilia, Toscana, Lombardia) esistono finanziamenti specifici annuali per aprire un B&B. In altre Regioni, si può iniziare l’attività come attività di affittacamere sfruttando i fondi del Ministero dello Sviluppo Economico per l’apertura di nuove attività imprenditoriali o presso la Regione di appartenenza, perchè i contributi a fondo perduto vengono erogati solo nel caso si apra come affittacamere, quindi attivando la partita iva. I finanziamenti a fondo perduto e agevolati non finanziano l’acquisto e la ristrutturazione.

Foto: www.italianosveglia.com

Redazione Tecnica

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