Decreto Correttivo Codice Appalti, Delrio: l’appalto integrato non verrà reintrodotto

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Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio è intervenuto all’VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati sull’incardinamento del correttivo del Nuovo Codice degli Appalti. Gli interventi rilevanti sono concentrati in una decina dei 121 articoli totali che compongono lo schema di decreto. Delrio ha messo in chiaro che l’intervento correttivo non intende cambiare le basi del Nuovo Codice degli Appalti, tra i quali la qualificazione delle stazioni appaltanti, la centralità del progetto, la lotta alla corruzione.

Il Governo non intende reintrodurre l’appalto integrato, anche se non è vietato dalla normativa europea. L’appalto integrato è previsto solo nelle procedure di urgenza – i recenti eventi sismici – e per i progetti definitivi già approvati quando è entrato in vigore il Nuovo Codice degli appalti.

È stata alzata la soglia del contraente generale, per evitare l’utilizzo di tale strumento per aggirare il divieto di appalto integrato. Sul tema si è adottata una definizione in modo da poter essere accolta in sede europea in caso di contestazioni.

Per quanto riguarda la questione della manutenzione ordinaria in house, si tratta di una questione transitoria: in futuro tutte le concessioni verranno attribuite con procedura di gara.

Correttivo del Codice Appalti: il percorso

Abbiamo quindi parlato del primo via libera ottenuto dal Decreto Correttivo del Nuovo Codice Appalti D.Lgs. 50/2016. Di fatto il 23 Febbraio, in via preliminare, il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del Decreto Correttivo e adesso comincia il periodo di raccolta dei pareri istituzionali. Il decreto è stato depositato il 7 marzo in Parlamento proprio per i pareri istituzionali. I passi successivi che dovrà superare il Decreto Correttivo prima di essere definitivo saranno:

  • passaggio al Consiglio di Stato e Conferenza unificata, tempo massimo 20 giorni;
  • attesa di massimo 30 giorni per l’ottenimento del parere da parte delle Commissioni parlamentari.

Continua a leggere tutto l’articolo sui prossimi passi del Correttivo.

Redazione Tecnica

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