Finestre da tetto, è Greenery-mania

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Sarà il verde Greenery il must assoluto dei prossimi mesi. Eletto da Pantone quale colore dell’anno per il 2017, Greenery è una tonalità fresca e frizzante che ha in sé la lucentezza e il fervore dell’inizio della primavera, quando la natura si risveglia sorprendendoci col suo dirompente slancio vitale. Vera sferzata di energia, nonché carico di accese speranze, Greenery è anche un omaggio alla cultura dell’ecosostenibilità che si sta di anno in anno sempre più affermando in molteplici ambiti: dal fashion all’architettura, dal food all’interior design.

Costantemente tesa a proporre prodotti in grado di abbinare alle elevate prestazioni anche un’estetica accattivante ed attuale, l’azienda Fakro – secondo player a livello mondiale nel settore delle finestre da tetto – propone oggi il verde Greenery per la propria gamma accessori. Dettata da un’elevata recettività dei mood più attuali, la scelta di inserire Greenery rispecchia simbolicamente anche la mission aziendale della società: implementare il confort e la sicurezza delle mansarde, prestando la massima attenzione agli aspetti energetici e ambientali.

Sostenibilità e salvaguardia ambientale sono per Fakro non una teoria ma la concretezza alla base sia della ricerca e sviluppo di nuovi prodotti sia dei vari step dell’iter produttivo.

Il legno utilizzato per le finestre Fakro viene a esempio stagionato ed essicato all’interno di innovativi ed ecologici impianti che ricavano calore dalla segatura e dagli scarti di legno accumulatisi nelle varie fasi produttive. L’azienda presta inoltre grande attenzione anche ai materiali impiegati nel ciclo di produzione: il legname con cui sono realizzati i serramenti Fakro infatti – oltre ad essere un legno di pino accuratamente selezionato, materiale naturale per eccellenza – ha la certificazione FSC che assicura la gestione responsabile delle foreste da parte delle aziende che lavorano il legno.

Solo per far comprendere cosa significhi gestione responsabile delle foreste, ricavare legname da zone boschive giovani ed altre più datate non è infatti la stessa cosa, in quanto le prime consentono un più elevato assorbimento di anidride carbonica ed è quindi necessario tutelarle maggiormente ai fini di una più mirata salvaguardia ambientale.

www.fakro.it

Redazione Tecnica

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