Partite IVA, il Decreto Fiscale 2017 nasconde una tassa di 10 miliardi

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Confprofessioni Lazio ha calcolato: il carico medio dei nuovi adempimenti per le singole imprese e i singoli professionisti si attesterà sui 480 euro annui nel 2017 e sui 720 a partire dal 2018. In tutto, nel prossimo triennio, i nuovi adempimenti introdotti dal decreto fiscale peseranno 10 miliardi su imprese e professionisti.

La “Tassa Occulta” nel DL Fiscale 2017

Il DL Fiscale, attualmente all’esame del Senato, introduce nuovi adempimenti per tutti i soggetti in partita IVA e rendendo trimestrali adempimenti che attualmente sono annuali si riempie ancora di più un calendario già affollato di scadenze, si aumenta il peso della burocrazia a scapito delle semplificazioni e viene introdotta una tassa occulta che grava su imprese e professionisti più dell’intero gettito previsto dalla manovra.

A fronte di una stima di 9,11 miliardi di nuove entrate nel triennio tra il 2017 e il 2020, il costo degli adempimenti nello stesso periodo viene valutato in 10,1 miliardi.

Nel Decreto Fiscale 2017 (DL 193/2016), passato alla Camera e che ora passerà al Senato, è stata bocciata la proposta di far rimanere nel regime dei minimi chi supera di poco il tetto dei compensi (15 mila euro). Leggi anche Decreto Fiscale 2017, no al Regime dei Minimi se superi di poco i 15mila

Partite IVA: i nuovi adempimenti 2017

I titolari di partita Iva dal 2017 saranno alle prese con due temute novità: la nuova liquidazione periodica dei dati Iva e la comunicazione Iva trimestrale (il nuovo spesometro trimestrale analitico).

Fisco 2.0 VS coperture per la Legge di Bilancio 2017

Dal 2017 andranno in pensione gli Studi di settore, che obbligavano a pagare le imposte basandosi su una cifra ottenuta con calcoli matematici e statistici. Ricordiamo anche la proroga del super ammortamento. Si tratta di misure che rischiano di essere rese vane dai nuovi obblighi fiscali.

Le misure per agevolare i professionisti sono in contrasto con la tassa occulta nei nuovi adempimenti fiscali. Il “Fisco 2.0” e la riforma delle Partite IVA contenuta nella Legge di Bilancio 2017 si scontra con la necessità di trovare le coperture necessarie per la stessa Legge di Bilancio 2017 (2 miliardi), immediatamente. In nome della lotta all’evasione si mettono ancor più in difficoltà le partite IVA. Obbligando imprese e professionisti a fare tre invii in più di dati all’anno (quattro invece di uno) non è detto che i controlli siano tempestivi o che si riescano a trovare i soldi per la copertura.

Clicca qui per leggere le altre novità per le Partite IVA nella Legge Finanziaria 2017

La spiegazione di questo stato di incertezza potrebbe essere in un contrasto di vedute tra palazzo Chigi da una parte e l’agenzia delle Entrate e il ministero dell’Economia dall’altra. Il primi sostiene che il “Fisco 2.0” deve dare fiducia, gli altri devono trovare le coperture e dare una svolta alla lotta all’evasione dell’Iva.

Commenta Andrea Dili, Presidente di Confprofessioni Lazio: “sarebbe stato meglio concentrarsi su strumenti meno onerosi per imprese e professionisti e su soluzioni meno anacronistiche e più efficaci nella lotta all’evasione”.

Accanto a provvedimenti corretti (studi di settore, superammortamenti, dl lavoro autonomo), non si capisce perchè si introducano adempimenti che accrescono il peso della burocrazia, scoraggiano gli investimenti e, invece di combattere l’evasione, finiscono per pesare su chi paga già le tasse.

Regime forfetario dei professionisti tecnici dopo la Legge di Stabilità – II edizione

Questa seconda edizione è aggiornata con i contenuti e l’analisi della circolare dell’Agenzia delle Entrate 4 aprile 2016, n. 10/E (applicazione e disapplicazione del regime forfetario, caratteristiche, agevolazioni per chi inizia una nuova attività, sanzioni). Inoltre è stato aggiunto un capitolo con le istruzioni di compilazione del modello LM di UNICO per la dichiarazione dei redditi per i professionisti in regime dei minimi o in regime forfetario.La guida in formato ebook che si concentra sulle novità del regime forfetario, introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208), in particolare riguardo il più elevato livello di compensi o ricavi per utilizzarlo, e l’aliquota per la tassazione separata ridotta al 5% per le nuove attività per i primi cinque anni di apertura della partita Iva. Di particolare rilievo anche la possibilità di optare per il versamento di contributi ridotti per chi esercita attività d’impresa ed è iscritto alla Gestione artigiani e commercianti dell’INPS.La Guida effettua l’identikit del regime forfetario: le regole per l’accesso, la tassazione e l’avvio dell’attività. Passa poi ad analizzare il sistema previdenziale delle singole figure professionali, architetti, ingegneri, geometri, autonomi e professionisti senza Cassa , artigiani e imprese, la compilazione delle fatture e propone una lista completa delle verifiche da fare per valutare la convenienza a passare al nuovo regime quando si ha un’attività già avviata.Completano l’ebook:- i modelli per l’avvio dell’attività e l’iscrizione alle casse previdenziali, – le formule per la corretta compilazione delle fatture- 70 quesiti risolti per chiarire i dubbi più diffusi in materia.Lisa De Simone, Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, seguendo in particolare il settore edilizio dal punto di vista fiscale,e le tematiche condominiali

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Redazione Tecnica

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