Rinnovabili, una contraddizione tutta italiana

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E’ stato presentato ieri presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati,  il Rapporto Energia e Ambiente alla presenza del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini.

“Con questo Rapporto l’ENEA intende fornire un punto di riferimento per tutto il settore energetico del Paese, contribuendo alla definizione della politica energetica nazionale attraverso l’elaborazione di analisi e scenari utili per il decisore politico –  ha evidenziato l’ing. Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA – . Da questi scenari emerge l’esigenza prioritaria di ridurre la dipendenza energetica dall’estero effettuando scelte strategiche nel settore energetico orientate alla green economy, che richiedono un processo di trasformazione tecnologica, peraltro già in atto”.

“E’ necessario puntare sulla diversificazione delle fonti, su una maggiore diffusione delle rinnovabili, sul potenziamento delle infrastrutture e di un sistema di smart grids, sull’incentivazione dell’efficienza energetica e sul risparmio di energia nel settore residenziale e industriale – ha aggiunto – . Efficienza energetica, fonti rinnovabili e sviluppo delle reti rappresentano pertanto gli strumenti chiave per ridurre le emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi europei per l’attuazione di un processo di decarbonizzione del sistema energetico ed economico.”

Il Rapporto Energia e Ambiente presenta il quadro delle dinamiche in atto nel contesto del sistema energetico internazionale e nazionale relative alla domanda e ai prezzi dell’energia, agli obiettivi a lungo termine e alla road map 2050. (vedi anche “Quinto Conto Energia: allineati con l’Europa“)

Il Rapporto analizza anche l’andamento dei negoziati sul clima, il mercato delle emissioni, la fiscalità energetica e la carbon tax. Gli scenari mettono in evidenza l’evoluzione del fabbisogno dell’energia primaria e l’evoluzione del mix energetico nella generazione elettrica, lo sviluppo della domanda di energia negli usi finali, le politiche per la mitigazione delle emissioni di gas serra e il ruolo dell’efficienza energetica nella riduzione delle emissioni.

Un focus è dedicato al ruolo dell’innovazione tecnologica per l’affermazione di una green economy che faccia da volano per il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale, per superare la grave crisi economica dei mercati.
Grazie agli investimenti in innovazione tecnologica si assiste ad una crescita globale della produzione di energia da fonti rinnovabili, con una forte preminenza nelle tecnologie del solare.

Le dinamiche del commercio internazionale delle rinnovabili risultano determinate dalla capacità di competitività tecnologica e di evoluzione dei sistemi produttivi in grado di adeguarsi al mix energetico derivante da fonti rinnovabili (vedi anche “Energia, ambiente, rinnovabili: il Governo definisce il futuro“).

L’Italia è tra i paesi che hanno maggiormente fatto ricorso a politiche di incentivi per lo sviluppo delle rinnovabili, ma questo processo è avvenuto in maniera contraddittoria perché la crescita del fotovoltaico ha causato un peggioramento del deficit commerciale delle tecnologie per le rinnovabili, con un aumento delle importazioni.

Ciò è dovuto al fatto che non c’è stato sufficiente impegno nella ricerca del settore e nella capacità di stimolare nuove filiere industriali, diversamente da quanto è accaduto in altri paesi europei.

Scarica la Nota di Sintesi del Rapporto Energia e Ambiente

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