Terremoto Centro Italia, piena disponibilità della Rete Professioni Tecniche

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In seguito al terremoto Centro Italia e all’annuncio delle iniziative da parte del Governo, anche la Rete Professioni Tecniche (RPT), che comprende i Consigli nazionali di architetti, ingegneri, geometri, geologi, chimici, dottori agronomi e dottori forestali, periti industriali, periti agrari, e tecnologici alimentari, interviene dichiarando la sua piena disponibilità.

L’opinione degli ingegneri

Armando Zambrano, Coordinatore della RPT e Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri commenta così: “Esprimiamo apprezzamento per l’impegno assunto dal Governo di avviare subito un Piano di Prevenzione del Rischio Sismico che interessa l’intero Paese, così come richiesto in numerose occasioni e con specifici accurati documenti dalla RPT”.

E così continua: “È però evidente che un piano di tale importanza e che rappresenta la più importante “infrastruttura” di cui ha bisogno l’Italia ha necessità di una conoscenza più precisa dello stato di sicurezza dei fabbricati, (…). Per questo è fondamentale prevedere il fascicolo del fabbricato, che contiene tutte le informazioni necessarie sugli aspetti che riguardano la stabilità e la sicurezza ai fini della protezione, soprattutto, dagli eventi sismici”.

Su questo tema la RPT ha già iniziato studi e approfondimenti che potranno essere messi a disposizione del Governo.

L’opinione dei Geologi

Francesco Peduto, Consigliere RPT e Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi commenta: “Affinché si possa progettare davvero in modo ottimale e in sicurezza, ovvero adeguare sismicamente gli edifici, è prioritario indagare e conoscere dettagliatamente i terreni su cui poggiano, perché spesso la differenza tra ciò che crolla e ciò che resiste è data proprio dalle caratteristiche e dal diverso e disomogeneo comportamento dei terreni di fondazione e dalla loro capacità di non amplificare l’accelerazione sismica”

“ E a proposito di conoscenze geologiche indispensabili constatiamo con disappunto che ad oggi non è stata ancora completata la cartografia geologica del territorio italiano (iniziata nel 1988) e che gli studi di microzonazione sismica dei comuni italiani procedono con affanno e grande lentezza”.

L’opinione dei Periti Industriali

Giampiero Giovannetti, Consigliere RPT e Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati, commenta: “Con lo strumento del fascicolo del fabbricato, potremmo in tempi assai rapidi arrivare ad una definizione completa del sistema di certificazione relativo alla sicurezza degli immobili. Il lavoro svolto dai Periti Industriali, in collaborazione con il Politecnico di Milano, contempla un sistema standardizzato di analisi che consente di determinare l’attribuzione di indici di efficienza, con metodi oggettivi e comparati, e di avere quindi un quadro immediato della situazione di ciascun immobile con particolare riferimento agli aspetti di sicurezza”.

Tutela del patrimonio architettonico

La circolare del 30/4/2015, n. 15 riporta “Disposizioni in materia di tutela del patrimonio architettonico e mitigazione del rischio sismico” ed ha il dichiarato scopo di “sensibilizzare” tutte le figure che hanno influenza sulla gestione del patrimonio culturale, indirizzando ad “un percorso culturale prima che tecnico”, in cui tale disposto si inserisce.L’Italia, come noto, possiede un patrimonio vasto e diffuso di immobili di notevole valore storico-culturale, forse il maggiore a livello mondiale, che già solo per tali motivi deve essere tutelato e conservato in maniera efficiente.A parte tale aspetto, esso, può rappresentare, in una nazione così ricca di valenze culturali, un’importante sorgente di introiti e di sviluppo economico e sociale.Pertanto, la presa di coscienza e la gestione della problematica sismica, in un territorio che è stato di recente indicato come uno dei più critici a livello mondiale, assume un attuale ed urgente significato. Le disposizioni della circolare n. 15/2015 stigmatizzano tali aspetti, raccogliendoli sotto la forma di quadro sintetico-tabellare (l’Allegato 1 della circolare), guidando il tecnico verso le caratteristiche e le potenziali carenze in ottica sismica degli immobili, pubblici e privati, oggetto di tutela. L’Allegato individua due classi di intervento (manutenzione straordinaria e miglioramento sismico) che spesso ricorrono nella pratica, e che sono state indicate come potenziale fonte di inesatte valutazioni rispetto alle azioni sismiche. L’Allegato 1 è quindi un interessante punto di partenza per approfondire le tematiche ad esso correlate e allargare il quadro di conoscenza, spesso anche molto specialistica, che esso stesso sottende. Il presente lavoro è volto a inquadrare gli aspetti inerenti tutela e rischio sismico negli edifici storici, illustrando e specificando i principi cardine al fine di rendere più agevole, e più consapevole, la compilazione dei vari campi, col fine di ottenere le giuste informazioni di ritorno a livello governativo. Il testo, di lettura agile, è indirizzato a coloro che devono familiarizzare con la specificità del patrimonio culturale, siano essi professionisti incaricati della progettazione che del controllo e gestione di tali fasi. Nicola Mordà, Ingegnere civile strutturista, si occupa di problematiche sismiche e diagnostica con riferimento alle costruzioni storiche. Paola Boati Architetto, laureata in Restauro e Valorizzazione nel 2006. Da dieci anni svolge l’attività professionale occupandosi di progettazione sostenibile, ristrutturazioni e restauri, interior design, riqualificazione energetica e facility management.

N. Mordà, P. Boati | 2015 Maggioli Editore

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L’opinione degli Architetti

Giuseppe Cappochin, Consigliere RPT e Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, conclude: “Che si possa immaginare si sia alla vigilia di una stagione nuova nelle modalità di approccio alle conseguenze che derivano da un terremoto devastante come questo è anche testimoniato da quanto emerso dall’incontro tra il Premier Renzi e l’architetto e senatore a vita Renzo Piano: intervenire sul rammendo del tessuto fisico e sociale ma anche predisporre strumenti concreti come il bonus-casa.”

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“Gli architetti da sempre propongono un approccio soft, rispettoso del dolore e della sofferenza di quanti hanno perduto tutto, accompagnato dall’uso di materiali tradizionali, come il legno, più vicini alla cultura e alla storia di quei borghi e di quelle valli di cui non deve assolutamente essere persa l’identità, anche rendendo obbligatoria la sicurezza degli edifici vincolati e di interesse storico artistico, patrimonio della Nazione, al fine di non far spazzare via secoli di storia per una deficitaria ed errata prevenzione antisismica”.

Immagine in apertura Copyright ANSA.

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Redazione Tecnica

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