Beni culturali, in Gazzetta 133 milioni per lo sviluppo fino al 2020

Scarica PDF Stampa

Aggiornamento del 20 dicembre. A proposito di Beni Culturali, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la delibera CIPE 45/2016 di approvazione del Programma operativo complementare di azione e coesione Cultura e Sviluppo 2014-2020 contenente un piano finanziario per un anno e un crono programma fino al 2020, per un valore complessivo di 133,623 milioni, suddivisi in:
ASSE I – Rafforzamento delle dotazioni culturali (108,278 milioni euro);
ASSE II – Attivazione dei potenziali territoriali di sviluppo legati alla cultura (20 milioni di euro);
ASSE III – Assistenza tecnica (5,345 milioni di euro).

Tra gli altri programmi che il Ministero dei beni Culturali ha messo in atto per tutelare i Beni Culturali, ci sono le misure di sicurezza dei musei italiani e per le imprese creative che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio (‘Cultura Crea’).

Leggi anche Piano Grandi Progetti Beni Culturali: 135 milioni per musei, aree archeologiche e biblioteche

**

Notizia del 12 agosto. Altre buone nuove dalla seduta del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) del 10 agosto scorso: oltre ai 40 miliardi da investire in infrastrutture, il CIPE ha approvato il PAC (Piano di azione complementare) per il periodo 2014-2020, che mette a disposizione 133 milioni di euro per interventi sui monumenti di Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.

I beni culturali di queste 5 regioni del Sud potranno quindi essere salvaguardati con risorse che ammontano, in totale, a quasi mezzo miliardo di euro.

Infatti, il PAC rappresenta l’ultima tranche del PON cultura (Piano operativo nazionale cultura), che già poteva contare su 360 milioni di euro.

Ti potrebbe interessare:

Progettare e riqualificare per l’efficienza energetica

Nuova edizione, aggiornata ai d.m. 26 giugno 2015, di questo Manuale pratico sulI’efficientamento energetico del costruito e della progettazione degli Edifici a Energia Quasi Zero Nella prima parte del testo la materia è inquadrata da un punto di vista teorico e normativo. Particolare attenzione è posta nell’introdurre il concetto di Edificio a Energia Quasi Zero, nella descrizione degli incentivi fiscali attualmente in vigore, nel chiarimento delle differenze tra ACE e APE e nell’esposizione delle procedure di calcolo e valutazione del LCA e delle emissioni di CO2. Il volume analizza in maniera particolare le nuove disposizioni e i requisiti minimi in materia di prestazione energetica degli edifici emanate attraverso i nuovi Decreti Ministeriali 26/06/2015. Vengono inoltre esplicitate le nuove procedure legate alla redazione del nuovo format per l’APE a far data dal 01 Ottobre 2015. Sono descritti e spiegati, con esempi di buone pratiche, gli elementi fondamentali per la progettazione e l’efficientamento energetico di un edificio (involucro edilizio, impianti e materiali) e viene fornito un quadro riassuntivo dei costi attuali correlati a voci di capitolato specifiche.La terza parte del libro, pratico-operativa, consiste in una raccolta di casi che mostrano come intervenire in caso di nuove costruzioni di Edifici a Energia Quasi Zero e di riqualificazione di costruzioni esistenti. Nel Cd-Rom allegato sono raccolti la normativa di riferimento e la prassi, le schede materiali e il foglio di calcolo per la trasmittanza

F. Russo, G. Messina, J. Gorgone | 2015 Maggioli Editore

Con questi fondi solo quest’anno sono stati finanziati 88 cantieri, per un totale di 460 milioni (comprese le spese per progettazione  e assistenza tecnica alle stazioni appaltanti), e rimangono ancora da programmare 33 milioni di euro.

I nuovi finanziamenti saranno spesi per numerosi progetti di restauro e valorizzazione: 32 in Campania (137,8 milioni), 6 in Calabria (11 milioni), 20 in Puglia (68,2 milioni), 9 in Basilicata (26,4 milioni) e 19 in Sicilia (57 milioni). A queste cifre vanno poi aggiunti i costi di progettazione e assistenza tecnica.

Tra i monumenti interessati ci sono la Reggia di Caserta, il parco archeologico e il museo di Paestum, il Palazzo Reale di Napoli, il parco della Valle dei Templi ad Agrigento, il parco archeologico di Siracusa, quello di Gela, e i castelli Svevi di Trani e Brindisi.

Commenta Franceschini: “I cantieri della cultura sono un’ulteriore dimostrazione di come e quanto il Governo stia investendo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico e archeologico del nostro Paese. Dopo un decennio di tagli, queste scelte confermano che per il Governo Renzi la cultura è la chiave per il rilancio economico dei territori del Mezzogiorno”.

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento