Piste ciclabili, 35 milioni per la mobilità sostenibile: come accedervi

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Il decreto per la mobilità sostenibile predisposto dal Ministero dell’Ambiente è a un passo dall’entrata in vigore: con esso si apriranno le porte a 35 milioni di euro per le piste ciclabili e per le iniziative dei Comuni dedicate ai trasporti verdi (sconti sui biglietti degli autobus ed altre iniziative in questa direzione che elenchiamo sotto). Il decreto, previsto dal Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità 2016, consentirà di finanziare progetti dal valore di almeno un milione di euro, presentati da Comuni con più di 100mila abitanti: l’obiettivo sotteso al provvedimento è quello di incentivare le amministrazioni ad implementare e potenziare i loro investimenti in materia di mobilità verde.

Le modalità di accesso ai finanziamenti

Sotto la lente d’ingrandimento del decreto è collocata la mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. Ad accedere ai finanziamenti saranno gli enti locali con una popolazione superiore ai 100mila abitanti, con l’esclusione di quelli che non rispettano i loro obblighi di comunicazione in materia di qualità dell’aria. Ciascuno potrà presentare un solo progetto, anche in associazione con altri enti.

I Comuni avranno tre mesi di tempo per inviare i loro progetti tramite posta elettronica certificata. Entro i successivi 60 giorni il ministero dell’Ambiente provvederà alla ripartizione delle risorse con un proprio decreto che indicherà anche le quote di cofinanziamento. Il ministero potrà coprire una percentuale compresa tra il 60 e l’80% dei costi totali ammissibili, fino a un massimo di 1 milione per i Comuni singoli e 3 milioni per quelli aggregati. L’importo minimo di cofinanziamento corrisponderà a 200mila euro.

Per accedere ai finanziamenti gli enti saranno tenuti a:
– inviare al Governo il programma operativo di dettaglio: un’attività necessaria per accedere alla ricezione del primo 30% delle risorse;
certificare uno stato di avanzamento pari al 25% del progetto, al fine di incassare una seconda quota pari al 25%;
– si prosegue in questo modo fino a giungere alla rendicontazione finale. Per il monitoraggio e la verifica dell’attuazione dei progetti sarà spesa una cifra pari al 4% delle risorse totali stanziate.
– in caso di mancata esecuzione, il ministero potrà intervenire per la revoca dei fondi.

Leggi anche l’articolo Ciclovie e Piste ciclabili: in arrivo un Masterplan dalle Infrastrutture.

Gli interventi incentivati

La lista degli interventi che potranno accedere ai finanziamenti:
– realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità collettiva a basse emissioni (piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing, infomobilità);
– realizzazione e adeguamento di percorsi protetti per favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro a piedi e in bicicletta, tra cui le corsie ciclabili e le zone 30 (strade con limite di velocità a 30 chilometri orari);
– realizzazione di programmi di formazione ed educazione di sicurezza stradale e di guida ecologica; realizzazione di programmi di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici, delle università e delle sedi di lavoro.

Ma quali sono i 5 punti cardine su cui impostare sia le valutazioni tecniche che i principi progettuali alla base della realizzazione delle ciclovie moderne? La risposta nel nuovo e-book di Ediltecnico intitolato Progetto delle piste ciclabili: un prezioso supporto al progettista redatto dall’architetto Roberta Maggio e dall’ingegner Nicola Mordà idoneo a segnare il corretto percorso che va dalla norma al cantiere.

Horizon 2020

La ricerca e l’innovazione sono le nuove strategie adottate dall’Unione Europea con lo scopo di rafforzare la sua competitività, creare posti di lavoro e favorire il giusto clima per lo sviluppo di nuove idee e scienze. Spesso è proprio dagli investimenti nella ricerca che nascono le innovazioni e le conquiste tecnologiche, le quali daranno vita a nuove industrie e all’espansione dei mercati. Nonostante la crisi attuale, Horizon 2020 assicurerà la competitività sul piano del know-how della Comunità Europea. La prima parte di questo documento ha lo scopo di portare a conoscenza il nuovo Programma Quadro Europeo analizzando le principali finalità, le azioni di ricerca e i beneficiari che possono partecipare ai finanziamenti.Nella seconda sezione del presente elaborato sono illustrate le modalità di presentazione d’idee innovative, d’idee d’avanguardia e le procedure di partecipazione ai bandi.  Nell’ultima parte del secondo capitolo, infine, si descrivono i criteri con i quali costituire e ricercare un partenariato atto a garantire la collaborazione scientifica e il requisito di “transnazionalità” all’interno dei progetti.La terza parte tratta tutti gli aspetti che si riferiscono alla fase di presentazione della proposta informando il lettore a proposito dei principali passaggi da adottare per partecipare con la propria idea d’innovazione (sottoposto a control­lo di ammissibilità prima di essere valutato) e di creare un archivio dati nel quale inserire i propri stati di avanzamento. 

Melania Braghin, Cristiano Collesi, Giorgia Mancinelli, Domenico Pepe | 2015 Maggioli Editore

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Redazione Tecnica

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