Installazione gazebo e dehor: la risoluzione ai dubbi del SUAP

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Come affrontare a livello procedimentale l’installazione su area pubblica o privata di un gazebo o di un dehor? Questa si configura senz’altro come una questione tra le più delicate e insidiose per l’attività di un SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), spesso fonte di errate interpretazioni in relazione alla pur chiara normativa di riferimento.

Può pertanto accadere che un SUAP non sappia effettivamente come comportarsi dinanzi all’istanza di una ditta che chieda l’installazione di un dehor, ovverosia di una struttura prefabbricata e destinata per un tempo più o meno lungo, ma non perenne, a servizio del proprio bar o ristorante ed ancora, in maniera corrispondente, che una ditta non sappia se e come effettivamente potrà attuare il proprio progetto.

Installazione gazebo e dehor: i permessi necessari

Contemporaneamente tale tematica costituisce un evidente esempio della compenetrazione, sempre più crescente, di settori del diritto nell’attività di un SUAP, certamente distante chilometri da quella molto più semplice dei vecchi Uffici Commercio spazzati via dal d.P.R. 447/1998 e poi dal d.P.R.  160/2010 che hanno individuato nel SUAP il punto unico di accesso di tutte le istanze afferenti le attività produttive di beni e servizi a cominciare dai correlati profili edilizi e urbanistici.

Negli ultimi tempi la giurisprudenza ha messo in evidenza diversi casi concreti relativi all’installazioni di tali categorie di manufatti, tracciando una linea coerente con riferimento alla necessità o meno di un titolo edilizio per espletare queste attività. Leggi in proposito l’articolo Permesso di costruire: è necessario per un chiosco prefabbricato?

Normativa di riferimento e chiarimenti

Si tratta, in ultima istanza, di interventi che fanno convergere competenze assoggettate alla normativa sui pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, sul commercio, sull’artigianato, sull’edilizia, sulla tutela del paesaggio e dei beni culturali e ancora sulla normativa tributaria, in ordine ai profili del pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico. Per tale motivo risulta rimesso al Responsabile del SUAP conoscere i rapporti di forza fra le suddette diverse normative orbitanti in questa tematica e stabilire quale e in che misura una di esse prevalga o come debba integrarsi con le altre.

Certamente, l’errore più grossolano che si potrebbe fare è quello di ritenere assentibile qualsiasi istanza di installazione su suolo pubblico purché corredata della ricevuta attestante l’avvenuto pagamento della Tosap, che forse rappresenta l’ultimo e certamente meno importante adempimento da espletare per assentire l’istanza di installazione di un dehor, di un gazebo o di semplici tavolini. Una problematica questa che si evidenzia in particolar modo nel periodo estivo, momento in cui fioccano le istanze in materia nei confronti del Comune.

Per fare chiarezza sulla materia Maggioli Editore consiglia il nuovo e-book Gazebo, dehor e chioschi, scritto dall’avvocato Pippo Sciscioli (Responsabile Suap del Comune di Corato, Consulente Anci Puglia), facendo ricorso intanto alla normativa di riferimento, poi alla giurisprudenza, infine alle circolari e risoluzioni del Ministero dello Sviluppo Economico, sempre più chiare e perentorie nell’ultimo periodo. All’interno dell’e-book vengono chiariti i profili edilizi legati all’installazione di gazebo, dehor (e non soltanto), indagando poi nella seconda parte i più rilevanti aspetti di tutela del patrimonio artistico, storico, architettonico, culturale, (disciplinati dal Codice del Paesaggio di cui al d.lgs. 42/2004).

Redazione Tecnica

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