Nuovo Codice Appalti: 30 correzioni del Parlamento

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Sono già 30 le correzioni al Nuovo Codice Appalti suggerite da un primo schema di proposte messa a punto dal relatore al Senato, Stefano Esposito, il padre della legge delega insieme a Graziano Delrio.

Il parere parlamentare delle Commissioni Lavori Pubblici sul Nuovo Codice Appalti licenziato dal governo il 3 marzo deve riportare il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri allo spirito della delega parlamentare dove se ne allontana troppo. Leggi Ecco perchè il Nuovo Codice Appalti tradisce la Legge Delega.

 

I 10 punti più importanti dei 30 sono:

1) Il superamento della liberalizzazione del subappalto dovrebbe essere la novità più importante tra le 30 correzioni. Esito probabile: il ripristino dell’attuale tetto del 30%, che il nuovo codice appalti, così come uscito dal Governo il 3 marzo, mantiene solo per le categorie superspecialistiche,

2) altro punto delle correzioni, la revisione al ribasso delle soglie sotto cui sono consentiti il massimo ribasso e le deroghe all’obbligo di usare i componenti delle commissioni aggiudicatrici estratti dall’albo Anac,

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3) rafforzamento del débat public,

4) rafforzamento dei concorsi di progettazione,

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5) rafforzamento della centralità del progetto,

 

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6) rafforzamento della possibilità per l’Anac di dettare prezzi di riferimento nelle forniture,

7) per gli affidamenti in house lo schema del Parlamanto prevede una disciplina più organica e meno dispersiva,

8) un chiarimento viene ipotizzato dal Parlamento per il periodo transitorio,

8) un chiarimento è in ipotesi anche per l’intervento dell’Anac in fase di precontenzioso,

 

9) un chiarimento sulla questione spinosa della destinazione delle somme incassate dall’Anac per le sanzioni erogate a imprese e stazioni appaltanti. La norma era stata poi la Ragioneria in sede di bollinatura aveva preteso che le somme fossero destinate al bilancio statale. Esposito propone di tornare all’ipotesi di un fondo del ministero delle Infrastrutture e lasciare queste somme al settore.

10) che riferimento fa lo schema di Esposito all’incentivo del 2% per la PA? Esposito rassicura che, nonostante le molte pressioni, non si tornerà indietro. Sembra quindi escluso che la richiesta di estensione “ai dirigenti e ad alte attività tecniche” possa significare un ritorno della destinazione dell’incentivo alla progettazione. Nuovo Codice Appalti, STOP incentivi alla progettazione

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Per il 30 marzo è prevista l’audizione di Delrio sul Nuovo Codice Appalti, il parere dovrebbe arrivare entro l’8 aprile.

Redazione Tecnica

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