Tetti puliti: sperimentazione a Roma, poi in tutta Italia

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L’operazione Tetti puliti a Roma punta a liberare la città dalle tantissime antenne presenti su tetti. Dopo la delibera approvata a luglio dall’Assemblea del Comune –  n. 39/2015 adottata il 21 luglio, sono stati fatti passi avanti, subito dopo l’affaire Marino. Già a fine ottobre 2015 si  andava verso l’eliminazione delle antenne televisive sui tetti di Roma e verso una campagna di lavori per ripulire le facciate dei palazzi: la Giunta capitolina aveva approvato il regolamento attuativo della delibera di luglio e CNA-PMI (Confederazione Nazionale Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese), sezione di Roma, avevano costruito un vero e proprio network di imprese qualificate, esperti e consulenti a cui i condomìni possono rivolgersi per iniziare i lavori.

Oggi il regolamento, anche se l’attenzione è un po’ scemata, è ancora in vigore e chi vuole approfittare dei vantaggi deve sbrigarsi: si può fare fino al 31 dicembre 2017.

 

Tetti puliti Roma: i contenuti del regolamento attuativo approvato

Con il regolamento attuativo arriva – per chi passa all’antenna centralizzata e pulisce le facciate – l’esenzione dalla Cosap che andrebbe versata per l’occupazione di aree pubbliche da parte dei cantieri, un bonus che si traduce in un risparmio fino a oltre il 20% sul costo dei lavori, almeno secondo le stime della CNA. L’esenzione è possibile fino al 31 dicembre 2017: il tempo c’è ma i condomìni devono iniziare a programmare gli interventi.

È previsto anche un incentivo del -10% sul canone per chi mette maxi-pubblicità sui ponteggi .

La CNA di Roma e il Campidoglio sostengono (continuano a sostenere) l’operazione mobilitando le imprese qualificate del settore: su www.cnapmi.org c’è una lista di più di 250 imprese che si occupano di costruzione e installazione impianti, montaggio ponteggi e un elenco di consulenti amministratori di condominio, in collaborazione con l’Anaci.

Vediamo un po’ di numeri riguardanti la Capitale.

Un milione e 300mila
In totale sono circa un milione e 300mila antenne, la metà delle quali inattiva.

400mila parabole
Alle antenne bisogna aggiungere le 400mila parabole.

1/10
Negli ultimi dieci anni un condominio su dieci ha centralizzato l’impianto.

40 anni di età
Il 60% degli edifici della Capitale (80mila circa) ha più di quarant’anni e il 20% (25.500 palazzi) è in stato di manutenzione mediocre o pessimo.

242.000
Le abitazioni potenzialmente interessate sono oltre 242mila (dati CNA e Campidoglio).

L’operazione romana scade il 31/12/2017.

Ma Roma è solo il primo banco di prova per Tetti puliti: “vediamo come va e poi se funziona lo applichiamo a tutta Italia”, questo è lo spirito. La CNA nazionale, con i suoi impiantisti, ha scelto Roma come città pilota per l’operazione , con il supporto tecnico di FAIT, azienda leader nel settore delle telecomunicazioni sul mercato romano e degli amministratori di condominio, che dovranno sensibilizzare i cittadini.

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Redazione Tecnica

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