Legge sulla Green Economy: ecco il Mobility manager, “maestro” di spostamenti casa-scuola-casa

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Un pacchetto di misure, approvato definitivamente prima delle feste natalizie, sui diversi settori dell’economia verde. È la nuova legge sulla Green Economy (o Collegato ambientale) e prevede tra le altre cose l’introduzione del Mobility manager scolastico (con il compito di coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni) e 12 mesi di prova per il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo. Si tratta di due novità non novità (e vedremo perchè) e anche delle due misure più “peculiari” del provvedimento. Con “misure peculiari” intendo dire che, pur essendo legate a temi  di cui si dibatte già molto (mobilità sostenibile e riuso), non si tratta di pratiche diffuse in tutto il Paese. Allo stesso modo (e per fortuna) si parla spesso di VIA e prevenzione del dissesto idrogeologico, che pure sono contenuti all’interno della Legge sulla Green economy.

E partiamo proprio dai contenuti più generali. Prima di tutto, ecco tutto il provvedimento. Poi possiamo dire che la legge sulla Green economy mette in atto misure sul contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. Tali misure hanno come obiettivo di concepire un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale attraverso una serie di semplificazioni e di incentivi che premiano i comportamenti virtuosi di consumatori, produttori e istituzioni in campo ambientale. Tra le disposizioni:

– valutazione di impatto ambientale (incentivi per la differenziata, recupero e riuso della materia),
– gestione dei rifiuti,
– blue economy,
– prevenzione del dissesto idrogeologico,
– appalti verdi,
– 35 milioni per la mobilità sostenibile
– 1,8 milioni di euro per le Aree Marine Protette,
– pacchetto di norme che puntano a favorire il riuso dei materiali,

Oltre a queste, ci sono alcune curiosità interessanti e molto particolari che vi segnaliamo. Partiamo dal Mobility manager scolastico, che in materia di car sharing, spostamenti collettivi o non motorizzati casa-scuola-casa, miglioramento della vita e della qualità urbana e diffusione della cultura della mobilità sostenibile porta delle novità.

 

Mobility manager scolastico: cos’è?

La prima “novità” è l’introduzione del mobility manager scolastico, con il compito di organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni. Il Miur delineerà meglio la figura ed emanerà le linee guida, entro 60 giorni a partire dall’entrata in vigore della legge, che dovranno favorire l’istituzione del mobility manager in tutti gli istituti scolastici.
L’obiettivo è quello di promuovere tra i ragazzi un’abitudine agli spostamenti collettivi o non motorizzati, diffondere una cultura della mobilità sostenibile nei giovani e facilitare tra gli studenti esperienze partecipative tese al miglioramento della qualità urbana.

Dobbiamo sottolineare che a istituire la figura del Mobility Manager è stato il decreto Ronchi (decreto del Ministero dell’Ambiente 27/1998). Il Mobility Manager consente di dare risposte di breve periodo ai problemi della congestione del traffico e delle sue conseguenze sulla salute perchè opera sul governo della domanda di trasporto, lavorando in particolare sugli spostamenti sistematici e sui comportamenti delle persone.

Al contrario, l’ente locale, tradizionalmente, ha un ruolo più orientato all’offerta e alla pianificazione.

Il Mobility Manager d’area svolge appunto la funzione di tramite tra le due figure: individua i migliori interventi sull’offerta che favoriscono le azioni sulla domanda seguite dai Mobility Manager Aziendali. Il Mobility Manager aziendale svolge un ruolo di pianificazione all’interno dell’azienda e permette di ottimizzare i costi aziendali per gli spostamenti, in armonia con le politiche di mobilità sostenibile del territorio in cui si trova l’azienda, migliorandone l’immagine complessiva e il rapporto con gli stakeholders.

È bene sottolineare anche che esperienze di Mobility Manager sono state già attivate in alcuni Comuni tra cui Reggio Emilia, Alcamo e Torino e in alcune scuole di altri comuni italiani aderenti al progetto “Progetto di introduzione nelle scuole superiori della figura del mobility manager studentesco – Mobilità di Classe”, sviluppato da Legambiente ed Euromobility in collaborazione con FIAB e #Salvaciclisti. Per questo motivo ho scritto “novità” tra virgolette. Non siamo ironici: utilizzare a livello nazionale le buone idee precedentemente applicate a livello locale è una buona pratica.

Secondo la Legge sulla Green Economy, il Mobility manager dovrà:
– coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni, coordinarsi con gli altri istituti scolastici dello stesso comune;
– segnalare all’ufficio scolastico regionale problematiche legate al trasporto dei disabili;
– favorire l’utilizzo della bicicletta e di servizi di noleggio di veicoli elettrici o a basso impatto ambientale;
– verificare soluzioni su gomma e su ferro per il miglioramento dei servizi e l’integrazione degli stessi.

QUI TROVERETE UNA PUNTATA DI REPORT IN CUI SI PARLA DI MOBILITY MANAGER

Altra “novità” è il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo. Il sistema è in prova per 12 mesi per chi vuole adottarlo.

 

Il Sistema del vuoto a rendere su cauzione

La seconda “novità” è in via sperimentale e su base volontaria del singolo esercente: per 12 mesi è in prova il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo.
Ho scritto anche in questo caso “novità” perché quello del vuoto a rendere è un sistema vecchio che viene reintrodotto.

Ma come funziona? Ecco: al momento dell’acquisto dell’imballaggio pieno, precisa la norma, l’utente versa una cauzione con diritto di ripetizione della stessa al momento della restituzione dell’imballaggio usato. Con regolamento verranno determinate le forme di incentivazione e le loro modalità di applicazione nonché i valori cauzionali per ogni singola tipologia di imballaggi. Al termine della fase sperimentale si valuterà, sulla base degli esiti della sperimentazione stessa e sentite le categorie interessate, se confermare e se estendere il sistema del vuoto a rendere ad altri tipi di prodotto nonché ad altre tipologie di consumo.

Le altre due novità

La terza riguarda il settore degli appalti verdi (cosiddetto “green public procurement”), agevolato il ricorso agli appalti verdi per gli operatori in possesso di certificazione ambientale europea.

La quarta prevede l’applicazione di criteri ambientali minimi negli appalti pubblici per le forniture e negli affidamenti di servizi.

Ermete Realacci ha commentato subito: “Una buona notizia per il Paese, una piccola finanziaria verde che aiuta la società e le imprese ad andare nella direzione di un’economia più green e circolare. La strada indicata anche dalla Cop21 di Parigi. Con questa legge si risponde inoltre ad alcune esigenze molto sentite dai cittadini, come l’infortunio in itinere anche per chi va al lavoro con la bicicletta, il credito di imposta sugli interventi di bonifica dell’amianto per le imprese, le misure contro le cosiddette carrette dei mari, il divieto di gettare mozziconi di sigaretta e micro rifiuti e la impignorabilità degli animali domestici”.

La legge sulla Green Economy introduce novità valide, in particolare è buona l’idea di diffondere il Mobility manager e ri-diffondere il Sistema del vuoto a rendere su cauzione. Il fatto che siano già state sperimentate entrambe è un vantaggio, perché ci sono esperienze a cui possiamo fare rifermento come esempi pratica da applicare o modificare dove necessario.

Giacomo Sacchetti

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