Rischio sismico: come implementare una corretta tutela del patrimonio architettonico

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La circolare del 30 aprile 2015, n. 15 reca al suo interno “Disposizioni in materia di tutela del patrimonio architettonico e mitigazione del rischio sismico” e punta al deliberato scopo di “sensibilizzare” tutte le figure che hanno influenza sulla gestione del patrimonio culturale, indirizzando verso “un percorso culturale prima che tecnico”, in cui tale disposto inserisce le fondamenta.

Il nostro paese possiede un patrimonio vasto e diffuso di immobili di notevole valore storico-culturale, probabilmente il maggiore a livello mondiale: già soltanto alla luce di tali motivi risulta imprescindibile una attività di tutela e conservazione efficiente.

Tale tutela può anche rappresentare, in una nazione così ricca di valenze culturali, un’importante e virtuosa sorgente di introiti e di sviluppo economico e sociale. In questa direzione, la presa di coscienza e la gestione della problematica sismica, in un territorio che è stato di recente indicato come uno dei più critici a livello mondiale, assume un attuale ed urgente significato. Le disposizioni della circolare n. 15/2015 evidenziano tali aspetti, radunandoli sotto la forma di quadro sintetico-tabellare (nell’Allegato I alla circolare), guidando il tecnico verso le caratteristiche e le potenziali carenze in ottica sismica degli immobili, pubblici e privati, oggetto di tutela. Vengono individuate in questo modo due classi di intervento (manutenzione straordinaria e miglioramento sismico) che spesso ricorrono nella pratica, e che sono state indicate come potenziale fonte di inesatte valutazioni rispetto alle azioni sismiche.

L’Allegato 1 si configura pertanto come un interessante punto di partenza per approfondire le tematiche ad esso correlate e allargare il quadro di conoscenza, spesso anche molto specialistica, che esso stesso sottende.

Per approfondire questo tema di eminente importanza Maggioli Editore presenta l’e-book Tutela del patrimonio architettonico, a cura di Nicola Mordà (Ingegnere civile strutturista) e Paola Boati (architetto ed esperta di progettazione sostenibile, ristrutturazioni e restauri, interior design, riqualificazione energetica e facility management). L’e-book si pone l’obiettivo di inquadrare gli aspetti inerenti tutela e rischio sismico negli edifici storici, illustrando e specificando i principi cardine al fine di rendere più agevole, e più consapevole, la compilazione dei vari campi, col fine di ottenere le giuste informazioni di ritorno a livello governativo. L’agile e-book è indirizzato nei confronti di coloro che devono familiarizzare con la specificità del patrimonio culturale, siano essi professionisti incaricati della progettazione che del controllo e gestione di tali fasi.

L’e-book analizza nella prima parte le norme in materia di tutela del patrimonio architettonico e la classificazione architettonica e costruttiva, mentre nella seconda parte vengono definiti gli elementi costruttivi orizzontali, quelli verticali e le fondazioni.

Tutela del patrimonio architettonico

La circolare del 30/4/2015, n. 15 riporta “Disposizioni in materia di tutela del patrimonio architettonico e mitigazione del rischio sismico” ed ha il dichiarato scopo di “sensibilizzare” tutte le figure che hanno influenza sulla gestione del patrimonio culturale, indirizzando ad “un percorso culturale prima che tecnico”, in cui tale disposto si inserisce.L’Italia, come noto, possiede un patrimonio vasto e diffuso di immobili di notevole valore storico-culturale, forse il maggiore a livello mondiale, che già solo per tali motivi deve essere tutelato e conservato in maniera efficiente.A parte tale aspetto, esso, può rappresentare, in una nazione così ricca di valenze culturali, un’importante sorgente di introiti e di sviluppo economico e sociale.Pertanto, la presa di coscienza e la gestione della problematica sismica, in un territorio che è stato di recente indicato come uno dei più critici a livello mondiale, assume un attuale ed urgente significato. Le disposizioni della circolare n. 15/2015 stigmatizzano tali aspetti, raccogliendoli sotto la forma di quadro sintetico-tabellare (l’Allegato 1 della circolare), guidando il tecnico verso le caratteristiche e le potenziali carenze in ottica sismica degli immobili, pubblici e privati, oggetto di tutela. L’Allegato individua due classi di intervento (manutenzione straordinaria e miglioramento sismico) che spesso ricorrono nella pratica, e che sono state indicate come potenziale fonte di inesatte valutazioni rispetto alle azioni sismiche. L’Allegato 1 è quindi un interessante punto di partenza per approfondire le tematiche ad esso correlate e allargare il quadro di conoscenza, spesso anche molto specialistica, che esso stesso sottende. Il presente lavoro è volto a inquadrare gli aspetti inerenti tutela e rischio sismico negli edifici storici, illustrando e specificando i principi cardine al fine di rendere più agevole, e più consapevole, la compilazione dei vari campi, col fine di ottenere le giuste informazioni di ritorno a livello governativo. Il testo, di lettura agile, è indirizzato a coloro che devono familiarizzare con la specificità del patrimonio culturale, siano essi professionisti incaricati della progettazione che del controllo e gestione di tali fasi. Nicola Mordà, Ingegnere civile strutturista, si occupa di problematiche sismiche e diagnostica con riferimento alle costruzioni storiche. Paola Boati Architetto, laureata in Restauro e Valorizzazione nel 2006. Da dieci anni svolge l’attività professionale occupandosi di progettazione sostenibile, ristrutturazioni e restauri, interior design, riqualificazione energetica e facility management.

N. Mordà, P. Boati | 2015 Maggioli Editore

5.93 €  5.04 €

Redazione Tecnica

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