La Buona Scuola non va mai in vacanza: cosa succede dopo Ferragosto?

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Manca poco alla fine delle vacanze: anzi, il progetto intorno alla concreta realizzazione della Buona Scuola (il piano intrapreso dal Governo Renzi) in vacanza non ci è proprio andato.

Il 16 agosto è infatti la prima data di rilievo del post Ferragosto in materia di edilizia scolastica: è questa infatti la data-limite entro cui il Ministero dell’Istruzione dovrà (d’intesa con la Struttura di missione per l’edilizia scolastica ItaliaSicura) ripartire le risorse tra le Regioni, individuando i criteri per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse degli enti locali.

La data è il risultato dei tempi previsti in sede normativa: ovverosia a non più di 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (15 luglio) della Riforma della Scuola.

Per approfondire leggi anche l’articolo Edilizia scolastica, ci siamo: 100 milioni per due anni.

Sul piatto ci sono 300 milioni di euro: ma per fare cosa? È presto detto: la costruzione dei nuovi edifici scolastici seguirà la via del concorso di progettazione. Gli edifici dovranno essere efficienti dal punto di vista energetico, rispondere a precisi criteri di sicurezza strutturale e antisismica e prevedere ambienti di apprendimento che favoriscano una nuova didattica e l’apertura al territorio.

Nei 60 giorni successivi le Regioni avranno la facoltà di segnalare al Ministero dell’Istruzione fino a cinque aree da destinare alla realizzazione dei nuovi edifici scolastici. Verrà poi bandito un concorso specifico in cui i progettisti dovranno immaginare le scuole innovative dal punto di vista architettonico, tecnologico, dell’efficienza energetica della sicurezza e degli spazi.

Per ulteriori info in materia consulta la pagina dedicata alla scuola sul portale di ItaliaSicura.

 

Redazione Tecnica

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