Bonus digitalizzazione alberghi: parte oggi il Click Day

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Tutti ai blocchi di partenza: oggi lunedì 13 luglio è il giorno del “Click Day” per quello che riguarda il bonus per la digitalizzazione che consente l’ammodernamento tecnologico degli hotel. Il credito d’imposta del 30% era stato introdotto lo scorso anno grazie al cd. Decreto Cultura (decreto legge 83/2014): il bonus vale per esercizi ricettivi singoli o aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari, ed anche per agenzie di viaggi e  tour operator. L’obiettivo sotteso alla misura consiste nel migliorare la qualità dell’offerta ricettiva e per accrescere la competitività delle destinazioni turistiche.

Leggi in proposito l’articolo Art Bonus, digitalizzazione e ristrutturazione alberghi: tutto in Gazzetta Ufficiale.

È proprio l’art. 9 del provvedimento a stabilire l’entità del credito d’imposta, i margini di applicazione e lo stanziamento complessivo previsto (15 milioni di euro di dotazione), oltre ovviamente all’anno di riferimento (ovverosia le spese effettuate nel 2014).

La procedura
Per ottenere il riconoscimento del credito d’imposta per l’anno 2014 (il primo anno di applicazione del Bonus alberghi), la presentazione delle istanze in via telematica deve avvenire dalle ore 10 di questa mattina (13 luglio) alle ore 12 del 24 luglio prossimo. Le istanze devono essere inviate al Mibact, presso il portale procedimenti. Le risorse disponibili sono a esaurimento: risulterà quindi decisivo l’ordine di invio delle richieste.

Il credito d’imposta per la digitalizzazione, riconosciuto per le spese sostenute nel triennio dal 2014 al 2016, si assesta come detto sul 30%, con un ammontare massimo di 12.500 euro, per tutto il triennio indicato. Pertanto le spese massime complessive agevolabili saranno pari a 41.666 euro.

Gli interventi agevolati
Ecco gli interventi che possono fruire del bonus:
1. Acquisto di software e applicazioni per siti web;
2. Impianti wi-fi (acquisto e installazione);
3. Pubblicità per la promozione di pernottamenti turistici (fornitura spazi web, pubblicità online);
4. Spese per programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti, se in grado di garantire “standard di interoperabilità necessari all’integrazione con siti e portali di promozione pubblici e privati e di favorire l’integrazione tra servizi ricettivi ed extra-ricettivi”;
5. Spese per servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente, con riferimento al contratto di prestazioni e di servizi di docenze e tutoraggio.

Regolamentazione
Anche con riferimento alle spese rientranti nell’agevolazione si specifica che queste devono essere effettivamente sostenute in base alle regole del Tuir (esercizio di competenza, articolo 109): queste devono inoltre risultare da “apposita attestazione” rilasciata o dal presidente del collegio sindacale oppure da un revisore legale iscritto all’apposito registro (oppure da un professionista iscritto all’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, o a quello dei periti commerciali o a quello dei consulenti del lavoro, ovvero dal responsabile del CAF).

Non bisogna inoltre dimenticare che il decreto 83/2014 stabilisce il credito d’imposta panche per la “ristrutturazione degli alberghi” per un massimo di 200mila euro, con riferimento delle spese sostenute tra il 2014 e il 2016 per la ristrutturazione edilizia e l’eliminazione delle barriere architettoniche e per l’ammodernamento degli arredi nelle strutture ricettive. Il tutto fino all’esaurimento dell’importo massimo di 20 milioni di euro per l’anno 2015 (e di 50 milioni per gli anni dal 2016 al 2019).

Redazione Tecnica

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