Edilizia scolastica: come beneficiare dell’esclusione dal Patto

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Domanda di esclusione dal Patto di Stabilità 2015: rimangono 5 giorni a disposizione dei Comuni per effettuarla. Sono pertanto definiti i tempi (e le modalità) volti a dare attuazione al comma 2 dell’articolo 1 del decreto legge 78/2015, lo strumento normativo che stabilisce la riduzione dell’obiettivo programmatico del Patto di Stabilità interno 2015 attribuendo ai Comuni spazi finanziari per sostenere le spese di riqualificazione (messa in sicurezza e non solo) delle scuole per un valore da 20 milioni fino a un massimo di 40 milioni di euro.

Ecco i requisiti che devono possedere le opere candidabili:
1. gli interventi devono essere volti alla messa in sicurezza degli edifici scolastici di proprietà pubblica;
2. la aggiudicazione preliminare dell’intervento deve essere già avvenuta alla data di entrata in vigore del Dl 78/2015 (ovverosia il 20 giugno 2015);
3. i relativi pagamenti devono essere effettuati entro il 2015;
4. gli interventi devono essere finanziati con la delibera CIPE n. 22 del 30 giugno 2014 in base all’articolo 48 del d.l. 66/2014.

Ma come beneficiare della riduzione? I Comuni che vorranno fruire della riduzione degli obiettivi dovranno comunicare gli spazi finanziari di cui necessitano, entro le ore 24 del 30 giugno 2015. Per fare ciò dovranno utilizzare il Modulo “Sblocco patto Comuni DL ENTI LOCALI” (scaricalo qui) da inviare alla Presidenza del Consiglio dei ministri all’indirizzo ediliziascolastica@pec.governo.it.

Leggi anche l’articolo Edilizia scolastica, on line l’elenco degli interventi richiesti dalle Regioni.

La struttura di missione per il coordinamento e l’impulso degli interventi di edilizia scolastica (Smes), provvederà poi a comunicare entro il 20 luglio 2015 gli spazi finanziari alla Ragioneria dello Stato.

Le risorse verranno assegnate agli interventi finanziati con la delibera CIPE n. 22 del 2014: qualora la richiesta complessiva risulti superiore agli spazi finanziari disponibili, quest’ultimi verranno attribuiti ai Comuni richiedenti in misura proporzionale alle singole richieste.

Redazione Tecnica

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