Invenduto: il grande nodo del mercato immobiliare

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Gli indicatori forniti dal Governo sono positivi: richiesta di mutui in crescita e incremento delle compravendite immobiliari, ma manca ancora la sensazione che il peggio sia finalmente passato. A dirlo, sulle pagine di Ediltecnico, è Maurizio Savoncelli, intervistato in esclusiva dalla nostra Redazione.

Il numero uno del Consiglio nazionale dei Geometri e Geometri laureati, infatti, ritiene che le misure finora messe in campo da questo e dai precedenti Governi siano state senz’altro positive ma non certamente risolutive per ridare ossigeno al mercato immobiliare che versa in crisi profonda.

Il nodo più intricato da affrontare è quello del patrimonio edilizio invenduto che, negli ultimi anni, ha raggiunto dimensioni preoccupanti dal momento che la domanda di immobili di nuova costruzione è crollata quasi verticalmente, dato certificato anche da ANCE che nel suo Osservatorio congiunturale sul mercato delle nuove costruzioni ha stimato per il periodo 2013-2015 un calo degli investimenti nel settore residenziale di oltre il 22%.

Proprio sulle strategie per affrontare il problema dell’invenduto si sono incontrati, lo scorso 22 aprile a Modena, ingegneri, architetti, geometri e periti industriali durante la tappa emiliana di Smart SWAP Building di cui parlato poco tempo fa.

Ma il patrimonio immobiliare esistente, il nuovo mai “usato” può rappresentare anche una interessante opportunità per chi, invece, le case nuove desidera acquistarle.

Per farsi una rapida idea dell’offerta disponibile è sufficiente navigare sulla Rete e vedere di persona tra i risultati delle ricerche.

Per esempio solo sul sito clickcase.it sono pubblicati alcune migliaia di cantieri proposti direttamente dalle imprese costruttrici.

Se si dovesse fare una classifica delle città italiane, la maggior parte degli annunci caricati dalle imprese sulla piattaforma online troviamo al primo posto la provincia di Roma , seguita a breve distanza dalle provincie di Milano e Torino.

I prezzi di vendita, specialmente per le nuove costruzioni, sono ai minimi storici e secondo Nomisma non risaliranno fino al prossimo anno e solo nel 2017 con percentuali interessanti.

In questo momento il potere contrattuale degli acquirenti è molto forte e non è poi così raro imbattersi in costruttori che, a fronte della possibilità di vendere qualche alloggio, sono disposti a scendere ulteriormente a compromessi.

Non da ultimo, altro vantaggio a favore degli acquirenti è la possibilità di optare per la formula di acquisto delle nuove costruzioni di “affitto con riscatto” …

Insomma, se proprio si dovesse cercare di guardare il bicchiere mezzo pieno, la vendita dei propri cantieri attraverso i portali di annunci gratuiti fornisce alle imprese di costruzione la possibilità di raggiungere un bacino più ampio di potenziali acquirenti, risparmiando nel contempo i costi di pubblicità e, non da meno, della mediazione da parte delle agenzie immobiliari.

Un altro modo per “limitare i danni”.

Redazione Tecnica

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