Direttiva Efficienza Energetica UE, l’Italia è tra i somari?

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Anche se i leader dell’Unione Europea chiedono da tempo l’attuazione della legge sull’efficienza energetica (2010/31/Ue), sono ancora 19 gli Stati “somari”, quelli cioè che non hanno ancora soddisfatto questa richiesta.

Solo 9 nazioni hanno vincolato la loro legislazione nazionale alla Direttiva Europea, 16 non hanno completato il percorso, 3 nazioni non hanno fatto niente. Malta, Cipro e Svezia hanno dichiarato di aver recepito appieno le regole della 2010/31/Ue entro la data di scadenza per il recepimento, 5 giugno 2014. Un procedimento contro Grecia, Portogallo e Slovenia è stato attuato il mese scorso. Bulgaria e Ungheria sono stati invitati dall’esecutivo a recepire pienamente le regole prima di passare all’azione legale.

La maggior parte degli stati membri non ha presentato piani credibili. Danimarca e Irlanda sono ok, Francia, Germania e Belgio hanno abbracciato leggi sull’efficienza energetica solo parzialmente conformi. Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania e Spagna hanno invece leggi accettabili, ma devono migliorare.

E l’Italia? L’italia non è tra i paesi somari, o almeno possiamo dire che ha messo sul tavolo un piano credibile, vncolando la Direttiva nazionale alla Direttiva Efficienza Energetica UE.

In Italia è entrato in vigore  6 giugno 2013 il Decreto Legge 63 (convertito con la Legge 90/2013), recante “Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale”.

Dal 2005 a oggi l’Italia ha emanato molti provvedimenti.  Il Decreto 63/2013 segna la strada per decreti a venire.  La storia della legislazione italiana sul risparmio energetico in edilizia non finirà qui: la novità della Direttiva 31 sta nel fatto che dal 2018 gli edifici pubblici di nuova costruzione, di proprietà o comunque occupati da enti pubblici, e dal 2020 tutti gli altri edifici nuovi dovranno essere a energia quasi zero: di tutto ciò nel DL 63/2013 non si parla e si demanda a decreti sui requisiti minimi degli edifici e sulla metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche che entreranno in vigore solo il 1° di luglio. Anche per l’Italia, quindi, c’è da fare un po’ di strada per vedere entrare in vigore completamente la Direttiva Efficienza Energetica UE.

Ma.. nelle abitudini degli italiani queste “leggi” quanto tempo ci metteranno a entrare?

Vi ricordiamo che stiamo organizzando un tour dedicato agli edifici a energia quasi zero: tutte le informazioni le trovi cliccando qui.

Redazione Tecnica

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