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IMU terreni agricoli, ok al decreto: chi paga e chi no?

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IMU terreni agricoli

IMU terreni agricoli: fine della telenovela? Sembrerebbe di sì (ma potrebbero esserci colpi di scena in agguato): il Decreto in materia è stato infatti approvato definitivamente questo pomeriggio alla Camera.

Frammenti di maggioranza si sono sganciati in un dissenso evidente. Il decreto legge (che proroga tra l’altro l’esercizio della delega fiscale) è passato a Montecitorio con 272 sì, 153 no e 15 astenuti. Non avendo subito modifiche rispetto al Senato (come ampiamente previsto), entrerà in vigore immediatamente.

Una lunga strada
Una vicenda che si è prolungata per mesi quella della definizione dell’IMU terreni agricoli: nello scorso mese di novembre la maggioranza di Governo decise di porre mano alla regolamentazione in materia di esenzioni relative all’imposta municipale unica sui terreni agricoli all’interno dei Comuni ritenuti “montani”. In prima battuta, furono adottati alcuni criteri, abbandonati ora nella disciplina appena approvata. Nel mezzo era intervenuta una sospensiva del TAR, scaduta a pochi giorni dal pagamento finale, che obbligava obbligato così il Governo a intervenire d’urgenza per chiarire la situazione.

A decadere, tramite la sospensiva del TAR al decreto di novembre, era il criterio altimetrico, che il governo ha infine sostituito con la parametrazione di matrice Istat, sicuramente più imparziale ma pur sempre soggetta a eventuali rivendicazioni in sede amministrativa.

Le novità principali
Ma quali sono le novità che entrano in gioco con il decreto legge appena approvato? Tra i nuovi principi in materia di IMU agricola viene inserita la formazione di una commissione “ad hoc” a cui è affidato il compito di rivedere i criteri utilizzati per il pagamento ed eventualmente intervenire nella stessa normativa approvata quest’oggi. Per il momento, la maggioranza (frantumata) ha quindi preferito ratificare il decreto in materia di IMU in scadenza, per poi chiudere la partita in sede di approfondimento, magari varando, più avanti, un ulteriore testo riparatore. Pertanto la telenovela di cui sopra non è finita davvero.

Ci sarà un’esenzione completa per i Comuni definiti dalla classificazione Istat come “montani”, mentre in quelli che rientrano nella categoria “parzialmente montani”  saranno esentati solo i terreni che appartengono ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. Rimane tutto invariato (applicazione generalizzata), invece, nei Comuni “non montani”.

La nuova legge introduce, inoltre, anche l’esenzione per le piccole isole, oltre ad una detrazione di 200 euro per quei proprietari di terreni e coltivatori diretti che non versavano l’imposta in base ad una risalente circolare del 1993.

Scarica il testo di legge e scopri la tabella delle esenzioni.

Le opposizioni insorgono
Come detto in precedenza la maggioranza si è “scheggiata” sull’approvazione del testo, mentre le opposizioni insorgono: la Lega ha parlato di “patrimoniale al contrario, alla quale ci opponiamo”, Forza Italia ha annunciato battaglia. “L’imposizione dell’IMU sui terreni agricoli è un colpo mortale per l’agricoltura”, ha spiegato Nuccio Altieri, affermando di condividere “la battaglia di Raffaele Fitto per una class action contro il Governo per eliminare tale tributo”.

…e i pagamenti per il 2014?
Per ciò che riguarda il tributo sui terreni agricoli per lo scorso anno (2014) c’è tempo fino al 31 marzo: si potrà saldare senza interessi, mentre ci saranno i rimborsi per coloro che hanno pagato ma non dovevano farlo. Ricordiamo che in materia di esenzioni per l’IMU agricola 2014 si era negli scorsi mesi creata una situazione di grande caos: leggi in proposito l’articolo IMU terreni agricoli, il regno del caos.


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13 Commenti

  1. Le tasse spropositate sulle case e poi anche l’IMU sui terreni finiranno per strangolare le famiglie italiane. Il governo sta distriggendo l’economia: non voterò più PD.

  2. Le tasse che ci impongono di pagare senza che ci sia un effettivo introito sono dannose per le famiglie e finiranno per distruggere l’economia. Le tasse devovo essere pagate quando vi è un introito. Non dobbiamo più votare i politici che rappresentano questo governo.

  3. Da anni sto spendendo i miei soldi per rmantenere in ordine un terreno
    che ho ereditato. Ma se ci devo pagare anche l’IMU, ai miei figli non voglio lasciare un’altra tassa da pagare, e perciò chiedo allo Stato di prendersi Lui questo terreno.

  4. Ho un terreno, ereditato dai miei, distante da dove risiedo che, per non lasciarlo incolto, ho concesso in affitto ad un coltivatore diretto. Con quello che prendo ci pagherò a malapena questo nuovo balzello e mi dispiace doverlo svendere.

  5. le tasse devono essere pagate quando vi è un incasso di denaro. Questa deve essere la norma generale. Un terreno o immobile che non mi produce denaro non deve essere tassato: diventa incostituzionale quando si compie una operazione inversa. ( Se si guadagna 10 pago di tasse 4, ma quando l’incasso è zero la tassa deve essere zero).

  6. in un terreno non so’ quanto si possa guadagnare(diciamo che e’ una scommessa x gli agricoltori) ora diciamo pure che questi soldi vadano per stipendi di dipendenti della tributaria che finisce in( aria) e non are come il terreno non capisco la motivazione x non dare un piccolo aiuto a questa classe molto operativa e poco retribuita.

  7. Lo stato mi deve denaro poichè ogni anno spendo Euro 1000,00 per togliere le sterpaglie ed evitare incendi e ho come incasso ZERO su un terreno di 2 ettari incolto con alcuni alberi di ulivo e nient’altro. governo schifoso e bastardo !

  8. Ho ereditato case e terreno ma le tasse mi stanno strangolando devo vendere tutto ,altro che benessere , i sacrifici fatti dai miei genitori
    se li sta mangiando il governo…….
    grazie Renzi

  9. Tutto quello che si è ereditato,poche cose per la verità ma che davano il senso di una certa sicurezza per il futuro,bisogna venderle perchè l’introito non è sufficiente a pagare le tasse. Vigliacchi

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