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Valore legale della laurea, parte il 22 marzo la consultazione pubblica

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Parte il 22 marzo la consultazione per l'abolizione del valore legale della laurea

La consultazione pubblica online sul valore legale della laurea inizierà giovedì 22 marzo 2012. A partire da quella data,collegandosi al sito web del Ministero dell’istruzione si potrà accedere a una pagina dedicata, dove sarà messo a disposizione un documento di base, una sorta di piattaforma sulla quale innescare la discussione se abolire o meno il valore legale del titolo di studio.

 

Ricordiamo che già a fine gennaio era stata sul punto di essere inserita nel decreto sulle semplificazioni una norma, fortemente voluta dal premier Mario Monti, che avrebbe abolito il valore legale della laurea (leggi articolo), sancendo quindi una differenza tra un titolo di studio conseguito in un’università di prestigio e quella presa in un’università telematica ( a questo proposito si rimanda anche a una recente analisi del Centro Studi del CNI sull’anomalia dei corsi di laurea in ingegneria attivati dalle Università telematiche).

 

Le proteste di studenti, professori, sindacati, e anche le perplessità dei Ministri Severino e Cancellieri, avevano fatto desistere il Governo dall’inserire la norma nel decreto liberalizzazioni. “Abbiamo scoperto che è un tema più complicato di quanto possa sembrare”, aveva commentato il Presidente del Consiglio, spiegando il motivo della ‘scomparsa’ del provvedimento dal testo del decreto.

 

Le modalità della consultazione pubblica
Da qui la decisione di attivare una consultazione pubblica attraverso internet e che durerà circa 20 giorni. Per partecipare alla discussione e dire la propria opinione, sarà obbligatoria la registrazione per evitare il rischio di votare più volte.

 

Anche il meccanismo di consultazione è ancora oggetto di discussione presso gli esperti del Ministero dell’istruzione. Si fanno strada due ipotesi: un questionario a risposta multipla, oppure uno spazio aperto, nel quale i partecipanti potranno scrivere liberamente le proprie convinzioni.

 

Quello che è per ora pare certo è che non sarà predisposto un semplice quesito ‘Sì-No’, per non trasformare la questione del valore legale della laurea in una sorta di referendum.


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1 COMMENTO

  1. Il problema non è se il pezzo di carta rilasciato dalla pubblica vale di più rispetto a quello delle cosidette telematiche, anche se quest’ultime sonodiventate più moderne e specializzate. Il problema è sempre lo stesso ” LE RACCOMANDAZIONI”.Il raccomandato farà sempre cariera sia nel pubblico che nel privato. Soluzione equipare il reato delle raccomandazioni al furto o ricettazione, quindi pene sia per il raccomandato che per il “raccomandante”. Purtroppo sò per certo che rimarrà sempre un sogno, perchè non ci sarebbero più i voti di scambi.

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