
Lo dice il dPR n. 380/2001 (art. 3, comma 1, lettera b): la realizzazione di una tettoia, anche se aderisce a un muro già esistente, non è manutenzione straordinaria perché non consiste nella sostituzione di un elemento architettonico ma nell’aggiunta di un elemento strutturale dell’edificio e si tratta di un intervento di modifica del prospetto.
La prima conseguenza è che la realizzazione di una tettoia richiede il permesso di costruire: non basta la semplice denuncia di inizio di attività, considerata anche la perdurante modifica che produce sul tessuto urbano. La mancanza del permesso di costruire per la realizzazione di una tettoia legittima l’applicazione della sanzione demolitoria a prescindere dal lasso di tempo intercorso dalla realizzazione della tettoia. In particolar modo quando l’abuso incide su un immobile sottoposto a vincolo.
Che la realizzazione della tettoia non sia un intervanto di manutenzione straordinaria e quindi non sia sufficiente per poterla fare la dichiarazione di inizio attività ma serva il permesso di costruire l’ha ribadito la sesta sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 319/2015 depositata il 26 gennaio.
Scarica la sentenza del Consiglio di Stato sulla realizzazione di una tettoia.

L'EFFICACIA TEMPORALE DEL PERMESSO DI COSTRUIRE
L' ebook "L’EFFICACIA TEMPORALE DEL PERMESSO DI COSTRUIRE" è una guida di veloce consultazione, ad uso e consumo degli uffici tecnici comunali e dei professionisti del settore edilizio-urbanistico, per muoversi nel variegato mondo dell’efficacia temporale del permesso di costruire per rispondere in modo rapido a domande quali:
- E' possibile determinare discrezionalmente i termini di inizio e fine lavori nel permesso di costruire?
- Quando i lavori si intendono effettivamente iniziati o ultimati?
- In quali ipotesi si verifica la decadenza del titolo edilizio?
- È necessario o meno un provvedimento dichiarativo della stessa?
- Come si gestiscono le richieste di proroga? È possibile rieterarle?
I vari argomenti vengono affrontati con un taglio pratico, uno stile agile e veloce, opportuni riferimenti dottrinali e copiosi richiami giurisprudenziali.
L’opera si divide in quattro capitoli:
- il primo dedicato ai termini di efficacia del permesso di costruire
- il secondo alle ipotesi di decadenza
- il terzo alla proroga del titolo edilizio
- Il quarto contiene una serie di riferimenti alla normativa regionale di settore.
In appendice sono inseriti alcuni moduli utilizzabili ed implementabili secondo necessità.
Buon giorno. Leggo con interesse l’articolo relativo alla realizzazione di una tettoia posta a ridosso dell’edificio.
Mi scuso fin d’ora se la mia richiesta può essere fuori luogo, o parzialmente non attinente.
Vorrei realizzare un pergolato al fine di proteggere dalle intemperie la facciata e l’accesso alla cucina rivolta a nord-est. Quando piove, debbo tenere le imposte della portafinestra chiuse.
All’Ufficio Tecnico del Comune mi hanno detto che esiste la possibilità di realizzare il pergolato con un semplice C.I.L. (già attivo nel mio caso). Inoltre, le condizioni poste sono: massimo 15 mq., non coperta in modo fisso (ammessi teli e/o lamelle retrattili) e realizzata in modo non fisso.
Ora la mia domanda è: questo pergolato rientra nelle opere utili alle agevolazioni previste per la ristrutturazione edilizia?
Grazie per la risposta che vorrete cortesemente inviarmi.
Distinti saluti
Maurizio Fornaciari
vorrei realizzare una piccolA TETTOIA SUL LATO EST avendo il portoncino di ingreso soggetto ad intemperie.
l’edificio e’ sottoposto a vincoli .
il comune d
ha dato parere negativo….
cosa posso fare?
grazie