Edilizia Scolastica, un mutuo dello Stato per costruire e ristrutturare

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Il Decreto Mutui ha concluso il proprio iter e consentirà di liberare risorse per l’edilizia scolastica. Tali risorse saranno libere dal Patto di Stabilità e ammonteranno a circa 900 milioni di euro, attraverso un maxi prestito da parte della Bei, Banca europea per gli investimenti. Dunque il costo pesa del tutto sullo Stato.

“Si tratta di una firma importante, attesa da tempo: ora gli Enti locali e le Regioni hanno uno strumento in più per poter agire sul fronte dell’edilizia scolastica”: questa la dichiarazione del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a commento dell’ultima firma, quella del 21 gennaio del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi all’iter del decreto stesso.

Entro il 31 marzo 2015 le Regioni dovranno inviare i piani regionali triennali di edilizia scolastica redatti sulla base delle richieste presentate dagli enti locali al Miur e, per conoscenza, al ministero dell’Economia e delle finanze e al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Entro il 15 febbraio (con decreto) il Miur ripartirà le risorse disponibili fra le Regioni che poi le gireranno agli Enti locali secondo le priorità di intervento.

I mutui potranno essere utilizzati per interventi straordinari sull’edilizia scolastica:
– di ristrutturazione,
– di messa in sicurezza,
– adeguamento sismico,
– efficientamento energetico.

Edilizia scolastica al centro del Decreto Mutui. Gli interventi potranno essere fatti sulle scuole, sulle palestre e su immobili dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica e sulle residenze per studenti universitari di proprietà degli enti locali. Si potranno costruire nuovi edifici scolastici e palestre.

Verranno istituite verifiche annuali sullo stato di avanzamento dei lavori previsti per ciascuna annualità.

Come funzionano i mutui per gli interventi di edilizia scolastica. Gli Enti locali (le Regioni) potranno accendere mutui trentennali agevolati con la Banca europea per gli investimenti, oppure anche con altre banche, e gli oneri di ammortamento saranno a totale carico dello Stato.

Redazione Tecnica

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