Decreto Liberalizzazioni, sul tappeto fusione tra albi, preventivi e tariffe

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Se le attività professionali sono simili e c’è un accordo su base volontaria, saranno possibili le fusioni tra albi diversi. Lo prevede uno degli emendamenti al decreto sulle liberalizzazioni, che è attualmente al vaglio del Senato. Se la modifica dovesse passare, potrebbe realizzarsi l’Albo Unico per geometri, periti industriali e periti agrari.

 

Tra le altre novità contenute negli emendamenti al decreto legge sulle liberalizzazioni che andranno a incidere sull’attività dei professionisti c’è anche quella relativa ai preventivi professionali.
Come già scritto da Ediltecnico.it nei giorni scorsi, è saltato l’obbligo da parte del professionista di stilare un preventivo scritto all’atto dell’accettazione dell’incarico (leggi articolo).
Se verrà confermata, la nuova formulazione dell’art. 9 del d.l. 1/2012 prevede che al cliente venga fornito un preventivo di massima. La mancata presentazione del preventivo, in ogni caso, non costituirà più un illecito disciplinare a carico del professionista.
Rimane comunque l’obbligo, da parte del professionista, di indicare al cliente le voci di costo per ogni singola prestazione, incluse le voci relative a spese, oneri e contributi.

 

Abolite le tariffe professionali, il nuovo art. 9 del decreto sulle liberalizzazioni prevede che, entro 4 mesi, il Ministero della giustizia predisponga una guida per la definizione dei parametri a cui potranno fare riferimento i giudici in sede di fissazione in via giudiziale del compenso. Infine, non sarà più prevista la nullità del contratto nel caso il professionista faccia riferimento a tali parametri.

Redazione Tecnica

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