TASI, Cortina come Duronia: parole al vetriolo da Confedilizia

Scarica PDF Stampa

Su più di 2.000 Comuni che hanno tempestivamente deliberato per la TASI, poco meno del 40% ha fissato al 30% la percentuale dell’imposta a carico dell’inquilino. La percentuale del 10% del Governo (per il non tempestivo invio della delibera o per una delibera che non distingue proprietario e inquilino) si presta a “giochi FUNAMBOLICI” e anche gli inquilini di Cortina pagherebbero il minimo di legge, come quelli di Duronia perchè non si terrebbe conto del contesto sociale, come previsto dalla vigente normativa.

È l’epifania del Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, che sottolinea che “ora il Governo interviene con un emendamento presentato al decreto-legge Irpef che stabilisce la percentuale del 10% sia in caso di non tempestivo invio della delibera, sia in caso di delibera che non stabilisca la suddivisione fra proprietario e occupante“.

In questo modo, e in buona fede, continua Sforza Fogliani, il Governo dà un’indicazione sbagliata sulla TASI. Per non parlare del fatto che si tratta di un’imposizione sbagliata anche dal punto di vista politico: non può sfuggire che “la previsione del Governo si presta a giochi funambolici ed è comunque un invito a fuggire dalle responsabilità per scaricare come sempre la scelta sul Governo stesso”.

Secondo l’organizzazione, si tratta di un paradosso: “anche gli inquilini del centro storico di Roma o di Cortina pagherebbero il minimo di legge quando la discrezionalità dei Comuni è prevista dalla vigente normativa proprio perché si possa tener presente la realtà sociale delle singole zone interessate“.

Un obiezione non da poco, che va a toccare la sensibilità della gente: in ambito TASI l’inquilino di un piccolo paese paga il minimo di legge, come quello di Cortina.

Abbiamo seguito da vicino tutta la vicenda TASI.

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento