Solare termico e pompa di calore: incentivo in Conto Termico o agevolazione fiscale?

Antonio Mauro 27/01/14
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Verificata la fattibilità tecnica ed autorizzativa, la valutazione della sostenibilità finanziaria è sicuramente il fattore determinante nella decisione di realizzare o meno un investimento anche nel campo dell’efficientamento energetico su immobili esistenti.

Un intervento sull’involucro o sugli impianti può certamente contribuire a migliorare notevolmente le prestazioni energetiche dell’edificio, apportando sicuramente vantaggi anche economici per l’investitore, ma in alcuni casi tempi di ritorno troppo lunghi potrebbero rendere inefficace l’intervento stesso.

Pertanto un aspetto alquanto interessante riguarda proprio la sostenibilità finanziaria di tali interventi anche in presenza di sistemi di incentivazione che rendono ancora più “conveniente” l’investimento di efficientamento energetico.

Il presente articolo vuole sviluppare una base di discussione sulla scelta di quale sistema di agevolazione adottare confrontando, in termini di sostenibilità finanziaria, due interventi “semplici” di efficientamento energetico: l’installazione di un impianto solare termico e di una pompa di calore.

Il confronto, di carattere puramente finanziario, tra incentivo e detrazione è finalizzato a valutare la convenienza dei due strumenti attualmente in vigore, con riferimento al periodo di vita utile dei sistemi di efficientamento energetico dato che gli incentivi hanno un arco temporale di efficacia estremamente differente. Il Conto Termico di cui al DM 28 dicembre 2012 ha una durata variabile tra 2 e 5 anni a seconda delle diverse tipologie di intervento, mentre la detrazione fiscale sull’IRPEF/IRES prevista dalla Finanziaria 2007 e prorogata dalla legge 90/2013 viene ripartita in 10 anni.

L’indice finanziario preso in considerazione quale parametro di riferimento per la valutazione dell’efficacia dello strumento di incentivazione è il VAN – Valore Attuale Netto scontato al 5% (1).

Il primo sistema esaminato è un impianto solare a circolazione forzata integrato all’impianto esistente costituito da: un impianto di riscaldamento ad alta temperatura con un sistema di emissione a radiatori in ghisa, una caldaia murale di 24 KW alimentata a GPL che garantisce anche la produzione di acqua calda sanitaria (ACS), in una casa unifamiliare di circa 120 mq il cui nucleo è composto da 4 persone. L’immobile è ubicato in zona climatica D caratterizzata da 1.500 gradi giorno.

Dalle valutazioni di carattere tecnico, con tale sistema è ipotizzabile ottenere una copertura di circa il 62% del fabbisogno di ACS. Considerato un costo medio di 1,746 euro/lt (2) del GPL, si otterrebbe un risparmio annuale medio di circa 334,00 euro. Premesso che l’intervento ha un costo di 3.500,00 euro al lordo dell’IVA, comprensivo di installazione e di fornitura di tutti gli altri elementi per il suo corretto funzionamento (raccordi, tubi, quadro elettrico, ecc), l’investimento sarebbe ammortizzato in circa 10 anni.

La superficie del collettore solare è di 4,023 mq, ne consegue che l’incentivo annuo di cui al Conto Termico è Iatot = 170 euro/mq x 4,023 mq = 683,91 euro per un incentivo totale di 1.367,82 euro (2 anni di incentivazione) ovvero circa il 39% dell’investimento effettuato. Ne consegue che l’impianto potrà essere ammortizzato in circa 6 anni.

Se si scegliesse invece l’agevolazione fiscale si avrebbe una detrazione dall’IRPEF complessivamente pari a 2.275,00 euro (65% della spesa iniziale) ripartita in dieci anni, ovvero 227,50 €/anno per 10 anni a detrarre sull’IRPEF.

Effettuando però una simulazione finanziaria a 20 anni, la differenza iniziale di 907,18 euro a prezzi costanti tra Conto Termico e detrazione, per effetto dei flussi di cassa attualizzati si riduce a 461,93 euro.

VAN
Senza incentivo (a) Con Conto Termico (b) Con detrazione IRPEF (c)
1.533,95 2.745,06 3.206,99
Differenza
d = b – a e = c – a f = c – b
1.211,11 1.673,04 461,93

Tabella 1: Valore attuale netto relativo al sistema solare termico.

Il secondo sistema esaminato è un intervento di sostituzione di una caldaia tradizionale a gas metano monostadio on-off con potenza termica utile pari a 30 kW per la climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria con una pompa di calore aria – acqua elettrica monofase (8 kW COP termico a +7 pari a 4,6) in appartamento avente un sistema di emissione a bassa temperatura di tipo pannelli radianti a pavimento in appartamento ubicato in zona climatica D con 1657 gradi giorno.

Considerato il costo omnicomprensivo di circa 0,9 euro/mc del gas metano e 0,270 euro/Kwh dell’energia elettrica, si ha che per effetto del fabbisogno termico dell’abitazione il risparmio presunto che si otterrebbe è di 683,65 euro/anno. Ne consegue che l’impianto, il cui costo è di 8.400 euro, potrà essere ammortizzato in circa 12 anni.

Accedendo al Conto Termico l’incentivo annuale in conto capitale è Iatot = Ei Ci = 468,82 euro per un totale di 937,64 euro con ammortamento dell’investimento in circa 11 anni. Adottando invece l’agevolazione fiscale si avrebbe una detrazione dall’IRPEF complessivamente pari a 5.460,00 euro (65% della spesa iniziale) ripartita in dieci anni, ovvero 546,00 euro/anno per 10 anni a detrarre sull’IRPEF.

Pur avendo i due sistemi di incentivazione un’incidenza complessiva sull’investimento pari a 11,16% e 65% rispettivamente per il Conto Termico e per la detrazione fiscale di cui alla Legge 90/2013 corrispondente ad una differenza di 4.522,36 euro a prezzi costanti, su 20 anni (vita utile dell’investimento) per effetto dei flussi di cassa attualizzati tale differenza si riduce a 3.185,08 euro.

VAN
Senza incentivo (a) Con Conto Termico (b) Con detrazione IRPEF (c)
1.964,34 2.794,56 5.979,64
Differenza
d = b – a e = c – a f = c – b
830,22 4.015,30 3.185,08

Tabella 2: Valore attuale netto relativo al sistema pompa di calore elettrica aria – acqua.

Entrambi gli interventi hanno un beneficio finanziario nel lungo periodo che consente, grazie al risparmio ottenuto, di ammortizzare l’investimento ed ad avere comunque un guadagno anche in assenza di incentivo. Evidentemente l’incentivo contribuisce ad ottenere un maggior beneficio finanziario la cui  “convenienza” è differente per i due casi esaminati.

Nel caso di solare termico infatti il “Conto Termico” è da preferire rispetto all’agevolazione fiscale.

Opposto è invece il caso della pompa di calore per la quale la scelta della detrazione fiscale è sicuramente più conveniente.

Note
1. Tasso di sconto suggerito da “Revised Guidance note on article 55 for ERDF and CF of Council Regulation (EC) n. 1083/2006:Revenue-Generating Proiects” Commisione Europea – Direzione generale – Politica regionale. (2010).

2. Fonte: Camera di Commercio I.A.A. di Forlì-Cesena. Le quotazioni di seguito riportate, per ogni prodotto e tipologia di vendita, rappresentano le medie aritmetiche dei prezzi prevalenti fatti pervenire dagli operatori e, come precisato anche dalla Circolare del Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato n. 3344/c del 28 luglio 1994, vanno considerati “valori orientativi e di riferimento” e, salvo diversa indicazione, per pagamento in contanti, comprensivi dell’imposta di fabbricazione (accisa) ed al netto dell’IVA. (Rilevazione quindicinale prezzi medi di libero mercato riferiti al giorno 15 gennaio 2013).

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Antonio Mauro

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