I professionisti tecnici del PAT: “Non temiamo la riforma, la vogliamo efficace”

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È Armando Zambrano, presidente del CNI e coordinatore del PAT, l’organismo che riunisce tutti i professionisti tecnici, ha chiedere la ripresa del confronto sulla riforma delle professioni. Dice Zambrano: “Non abbiamo alcun privilegio da difendere e non temiamo affatto la riforma, pur richiedendo con forza modifiche migliorative ai provvedimenti emessi dal Governo per quanto attiene al mondo delle professioni”

 

Il PAT, che rappresenta Geologi, Geometri, Ingegneri, Periti agrari, Periti industriali, Tecnologi alimentari, Biologi, Chimici, Dottori Agronomi e Forestali con la partecipazione anche degli Agrotecnici e degli Architetti ha preparato una proposta di articolato che sarà sottoposta all’attenzione del Ministro della giustizia, Paola Severino, in vista dell’emanazione del decreto (ai sensi dell’art. 3, comma 5 della legge n. 148/2011) che riformerà gli ordinamenti delle professioni.

 

I contenuti della proposta dei professionisti tecnici
Il documento recepirà tutte le novità introdotte negli ultimi mesi dal legislatore in materia di accesso ed esercizio delle attività professionali.

 

Libero accesso, formazione permanente continua, assicurazione per l’esercizio della professione, istituzione degli organi disciplinari, pubblicità informativa, ma anche società tra professionisti, compenso e preventivo della prestazione, oltre al tirocinio sono stati i temi affrontati e discussi sino a pervenire ad un testo sostanzialmente condiviso nelle linee generali e che avrà, successivamente, un ulteriore passaggio prima della definitiva approvazione.

 

“Semplificazione, qualità della prestazione e tutela del committente – ha incalzato dunque il coordinatore del PAT, Zambrano – sono gli obiettivi che noi intendiamo perseguire con questa proposta, in un processo riformatore che non può vedere le professioni come vittime, ma piuttosto come protagoniste”.

Redazione Tecnica

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