Sanatoria abusi edilizi: ecco come procedere in modo corretto

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Soppalchi, sottotetti e mansarde, insegne pubblicitarie, roulotte, case mobili e prefabbricati. Sono davvero moltissime le casistiche nelle quali un privato si può trovare nelle condizioni di dovere ricorrere alla sanatoria di un abuso edilizio. Non sempre, però, è facile capire qual è il metodo corretto per rimediare all’infrazione in maniera rapida e definitiva.

Per venire incontro alle esigenze dei tecnici, illustrando come risolvere le molteplici varietà di abuso edilizio che la legge consente di sanare, Nicola D’Angelo, magistrato con anni di esperienza nel settore specifico, ha realizzato una preziosissima guida dal titolo Come sanare gli abusi edilizi, pubblicata per i tipi Maggioli Editore.

Aggiornata con le novità introdotte dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, la seconda edizione di questo manuale fornisce al professionista tutti gli strumenti operativi per affrontare le problematiche inerenti gli abusi edilizi e le relative sanatorie.

Oltre a indicare quali sono i soggetti che possono ricorrere alla sanatoria di abusi edilizi, il nuovo manuale di D’Angelo passa in rassegna tutte le tipologie di abusi edilizi che si possono incontrare nella pratica professionale.

Una lista parziale e non esaustiva delle casistiche trattate nel manuale Come sanare gli abusi edilizi comprende le costruzioni interrate, le stazioni di distribuzione carburante, i porticati, le recinzioni, le case mobili, le pertinenze, ecc.

Una parte molto ampia è dedicata anche alle sanatorie paesaggistiche e al tema del condono con la spiegazione di come effettuare la domanda, le conseguenze penali di false autocertificazioni, quali soggetti sono legittimati a presentare la domanda e molto altro ancora.

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Redazione Tecnica

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