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Beni culturali, i punti chiave del Decreto Valore Cultura in Gazzetta

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Il Decreto-Legge “Valore Cultura” (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto) dispone interventi urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei Beni e delle Attività Culturali. Clicca qui per scaricare il Decreto “Valore Cultura” in formato pdf.

Eccone alcuni:
– 8 milioni di euro per completare il progetto Nuovi Uffizi a Firenze;
– 4 milioni di euro per realizzare la sede del Museo della Shoah aFerrara;
– 2 milioni di euro per interventi urgenti in vari siti.

Progetto Pompei
Per gestire e coordinare gli interventi e gli appalti fuori e dentro il sito archeologico di Pompei, sarà scelto un Direttore generale che dovrà definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, gestire al meglio sito e spese.

Leggi anche Conservazione Beni culturali, Pompei diventerà un centro di ricerca internazionale.

Biglietti e merchandising dei musei
Per giungere a una migliore gestione dei musei  e delle aperture, il Ministero provvederà alla razionalizzazione dei fondi interni: gli introiti della vendita dei biglietti e del merchandising dei siti culturali saranno assegnati interamente al MiBAC. Dopo la finanziaria del 2008 solo il 10-15% di tali introiti veniva fino a oggi assegnati al Ministero.

Con un progetto pilota che partirà da Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, per facilitare l’accesso e la fruizione del patrimonio culturale da parte del pubblico, il MiBAC metterà in atto un programma straordinario di inventariazione e digitalizzazione, selezionando 500 laureati under 35 per un tirocinio di 12 mesi.

Spazi per la creatività
Alcuni spazi statali e demaniali saranno destinati a centri di produzione di arte contemporanea, affidati alla gestione di artisti under 35 tramite bandi pubblici a rotazione semestrale: esisteranno spazi all’interno delle città in cui gli artisti potranno esprimersi creativamente e ricercare nuove forme di espressione.

Ricordiamo che anche il Decreto del Fare riguarda in parte i beni culturali. Nello specifico, il Decreto (in Gazzetta dal 20 agosto, invigore dal 21) contiene l’eliminazione del silenzio-rifiuto dei procedimenti di rilascio del permesso di costruire nel caso di vincoli ambientali, culturali e paesaggistici. Leggi la pagina speciale Decreto del Fare: le semplificazioni in edilizia.
Dalla Guida del Governo: “I procedimenti di rilascio del permesso di costruire sono conclusi con l’adozione di un provvedimento espresso in presenza di vincoli ambientali, paesaggistici o culturali. Qualora una delle amministrazioni competenti neghi un parere, nulla osta etc., decorso il termine per l’adozione del provvedimento finale, la domanda di rilascio del permesso di costruire si intende respinta. Il responsabile del procedimento, entro cinque giorni, comunica al richiedente il provvedimento di diniego dell’atto di assenso, indicando il termine e l’autorità cui è possibile ricorrere. In questo modo si garantisce maggiore certezza ai tempi di conclusione dei procedimenti”.

I beni culturali, a quanto pare, stanno riguadagnando importanza anche in Italia.


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4 Commenti

  1. solo dalle regioni menzionate verranno selezionati i 500 ragazzi?
    come verranno individuati?
    ci sarà una domanda da inoltrare?
    potranno partecipare solo i nati o i residenti o quelli si si sono laureati in quelle regioni?
    E’ la solita storia, se stai al sud puoi avere tante possibilità, infatti quelli del sud stanno invadendo il resto dell’Italia peggio di quei poveretti che sbarcano a migliaia.

    • Gent.ma Leda,
      noi ragazzi del sud abbiamo studiato come voi ragazzi del nord e ci spettano esattamente le stesse possibilità!
      Purtroppo ne abbiamo sempre avute molto meno di voi e se adesso dovesse essere approvato questo decreto chissà cosa realmente ci spetterà.
      Quindi, prima di parlare sarebbe meglio riflettere per evitare di offendere. Al nord non insegnano ai bambini dell’asilo la regola delle 10 P? …MALISSIMO!!!

      Ilaria…una terrona campana!

  2. E cosi’ adesso parte la guerra tra poveri, in questo caso la serie infinita di laureati in materie storico-artistiche sfornati con costanza in un paese che non ha mai avuto un mercato del lavoro capace di assorbirli…laureata in Storia e critica dell’arte, capisco sia Ilaria che Leda..abbiamo tutti diritto alle stesse cose, solo che effettivamente questa volta iniziano con il sud…se le cose verranno fatte all’italica maniera, al nord non ci si arriva neppure. Staremo a vedere, nel frattempo in bocca al lupo a tutti.

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