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Consumo suolo, meeting tra Professioni Tecniche e Ministero dell’Ambiente

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È stato istituito un tavolo di concertazione permanente tra le Professioni dell’area tecnica e il Ministero dell’Ambiente per discutere (anche) del problema del consumo di suolo. I motivi che hanno spinto il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando a intraprendere un dialogo con le PAT sono diversi e riguardano prima di tutto territorio e patrimonio abitativo:
– discutere e presentare proposte per la messa in sicurezza del territorio dai rischi naturali e ambientali;
– favorire la rigenerazione del patrimonio abitativo;
– individuare strumenti e pratiche per promuovere un’edilizia di qualità che interrompa il processo di cementificazione e consumo del suolo.

L’incontro è avvenuto l’8 luglio scorso: il Ministro ha chiesto alle Professioni Tecniche un contributo in termini di idee per rilanciare la competitività del Paese in chiave green. Nelle prossime consultazioni saranno coinvolte anche le associazioni ambientaliste e le imprese impegnate nella difesa dell’ambiente. Inotre, gli Ordini dovranno svolgere una funzione attiva presso le Regioni e i Comuni per la promozione a livello locale di soluzioni di riuso per la città e per le aree industriali dismesse.

Tra i punti all’ordine del giorno del confronto:
– la necessità di evitare il consumo di suolo;
– il rischio sismico e il dissesto idrogeologico;
– la rigenerazione e riqualificazione del patrimonio abitativo;
– la gestione del patrimonio boschivo;
– la qualificazione del paesaggio;
– la riforma dell’apparato amministrativo nella logica della sburocratizzazione.

Particolare rilievo, durante l’incontro con il Ministro Orlando, è stato dato dai rappresentanti dei Consigli Nazionali al disegno di legge sul consumo di suolo: se ne chiede le rapida approvazione. Le professioni tecniche forniranno dati e contributi per migliorare il testo e facilitarne la reale attuazione in ambito regionale.


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1 COMMENTO

  1. Sarei curioso di sapere se gli architetti hanno fatot partercipare i pianificatori ed i paesaggisti: gli unici che potevano dire qualcosa di utile. Scommettete che hanno fatto finta, ancora una volta, di essere solo loro glia ttori unici pur sapendo che in questo campo sono solo non protagonisti?

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