Home Ambiente Autorizzazione Unica, ecco le procedure per gli impianti fotovoltaici

Autorizzazione Unica, ecco le procedure per gli impianti fotovoltaici

1441

L’installazione di un impianto fotovoltaico avviene attraverso l’Autorizzazione Unica, con la documentazione prevista dall’art. 6 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, fatte salve le relative norme emanate dalle singole regioni per il proprio territorio.

Pertanto, senza tener conto di particolari vincoli che gravano sull’area di intervento, i documenti da presentare nella pratica dell’Autorizzazione Unica sono differenti per ogni singola regione ma, in base alla legislazione generale di base, occorre presentare:

– la Comunicazione inizio lavori, di cui all’articolo 6, comma 2 e seguenti, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380;

– la PAS, (Procedura Abilitativa Semplificata), prima chiamata DIA, documento di dichiarazione di inizio attività;

– l’AU, il documento di Autorizzazione Unica (AU).

Quindi la costruzione, l’esercizio e la modifica di impianti di produzione di energia elettrica fotovoltaica e delle opere ad essi connesse sono soggetti ad Autorizzazione Unica, il cui rilascio è di competenza della Regione o dalla Provincia qualora delegata.

L’Autorizzazione Unica è un provvedimento che costituisce titolo a realizzare e mettere in funzionamento un impianto, compreso le relative opere, in conformità al progetto approvato e nei termini previsti nel medesimo.

Nel caso in cui un progetto di impianto fotovoltaico interessi il territorio di più regioni o di più province in via di delega, la richiesta di autorizzazione deve essere inoltrata all’ente nel quale sono installati il maggior numero di pannelli: in tal caso gli enti interessati dialogano e si accordano tra loro.

L’istanza per ottenere l’autorizzazione unica deve contenere con la seguente documentazione:

– il progetto definitivo dei lavori da realizzare, compreso la connessione alla rete, le opere relative alla posa dell’impianto e la sua dismissione;

– la relazione tecnica di intervento con l’indicazione dei dati del soggetto proponente, l’analisi della producibilità dell’impianto, la descrizione dei lavori suddivisa per fasi, tempi, modalità di esecuzione e del piano di dismissione dell’impianto;

– una stima dei costi di dismissione;

– la documentazione inerente l’area di intervento (inquadramento territoriale, identificazione catastale, idoneità alla realizzazione dell’intervento, ecc.);

– preventivo dei costi per la connessione alla rete elettrica nazionale, redatto dal gestore di rete;

– certificato di destinazione urbanistica;

estratto dei dati catastali;

– documentazione per l’autorizzazione paesaggistica, qualora interessati;

– documentazione per la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale ed eventuale valutazione di impatto ambientale;

– ricevuta di pagamento degli oneri istruttori;

– garanzie relative agli interventi di smantellamento dell’impianto.


Scrivi un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here