Come compilare il Bonifico parlante in 7 punti

Cosa inserire in fattura, quale dicitura nella causale, come correggere eventuali errori

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Anche dopo la Legge di Bilancio 2021, per la Detrazione 50% dedicata alle ristrutturazioni edilizie, il bonifico c.d. “parlante” rappresenta l’unica modalità di pagamento dei lavori effettuati ammessa per consentire lo sconto fiscale sulla dichiarazione dei redditi.

In questo articolo forniamo le informazioni necessarie alla corretta compilazione del bonifico bancario o postale, effettuabile anche online, per garantirsi l’accesso alla Detrazione 50% (Bonus Ristrutturazioni) .

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Come compilare il Bonifico parlante

1. I riferimenti normativi da inserire in causale
Nella causale del bonifico effettuato per pagare interventi rientranti nella Detrazione 50% è necessario indicare il corretto riferimento normativo che è, lo ricordiamo, l’articolo 16-bis del d.P.R. 917/1986.

È sempre opportuno indicare nella causale anche il riferimento della fattura che viene pagata in modo da creare un chiaro collegamento tra il bonifico e la fattura specifica. Per leggere alcuni suggerimenti di causali corrette per vari interventi >>> Ristrutturazioni edilizie e Detrazione 65%, ecco degli esempi di “bonifici parlanti”

In ogni caso, negli istituti di credito e negli uffici postali sono disponibili dei modelli per il bonifico già predisposti per l’utilizzo a questo scopo.

Tempo fa la Direzione regionale del Piemonte delle Entrate ha chiarito che errori riguardanti il riferimento normativo nella causale del bonifico non comportano automaticamente la perdita del diritto alla Detrazione 50% >>> Per ulteriori dettagli: Detrazione 50%, l’errore sulla causale del bonifico non blocca il bonus

2. L’ordinante del bonifico
Chi effettua il bonifico NON deve essere PER FORZA chi chiede la detrazione. Le Entrate hanno cambiato posizione e, contrariamente a quanto avevamo scritto in precedenza, la detrazione può essere richiesta a prescindere dall’ordinante e da chi sia l’intestatario della fattura.

3. Oltre a indicare il nome e il cognome, chi effettua il bonifico per accedere alla Detrazione 50% deve anche indicare il proprio Codice Fiscale.

Leggi anche Perdita Bonus edilizi: per quali errori?

4. I lavori di ristrutturazione in caso di comproprietà di un immobile
Anche in questo caso c’è stato un cambio di rotta da parte di Entrate. Ora, se i lavori sono eseguiti su immobili in comproprietà tra diversi soggetti, cioè se i soggetti che hanno diritto alla detrazione sono molti, tutti potranno essere ammessi a tale beneficio pur avendo effettuato il bonifico intestandolo a un solo nome.

5. Lavori su parti comuni dei condomini
Se i lavori di ristrutturazione sono eseguiti sulle parti comuni di un condominio, il bonifico deve riportare il codice fiscale del condominio e dell’amministratore o del soggetto che esegue l’operazione (leggi anche l’Elenco delle parti comuni dopo la Riforma del Condominio).

6. Il beneficiario del pagamento
L’artigiano o l’impresa di costruzione che ricevono il pagamento per i lavori effettuati devono comparire nel bonifico. Vanno infatti inseriti la Partita IVA o il codice fiscale di chi ha eseguito gli interventi di ristrutturazione o chi ha ceduto il materiale utilizzato.

Potrebbe interessarti: Iva agevolata edilizia, lista dei materiali per le detrazioni

7. In caso di errore
Va evitato quanto più possibile di eseguire un bonifico bancario errato. Su questo punto, infatti, non c’è deroga che tenga. Se il pagamento non viene eseguito seguendo le istruzioni corrette, si perde il diritto alla Detrazione 50%.

In caso di errore, l’unico modo per sanare la situazione è… rifare il bonifico! (per maggiori informazioni >>> Detrazione 50%, come correggere gli errori sul bonifico bancario).

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Redazione Tecnica

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