Piano Casa Lazio. Parola d’ordine: demolizione e ricostruzione

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Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno ha commentato l’approvazione da parte dell’ Assemblea capitolina, avvenuta nel corso della giornata di ieri, del Piano Casa per il Lazio. Demolizione e ricostruzione per creare nuove case, questa la filosofia di base: le due torri di Tor Bella Monaca, per esempio, verranno abbattute e ricostruite.

 

Tale approvazione risponde “al bisogno di abitazioni in tempi certi”, parola del sindaco capitolino. Si attua così il piano casa per la Regione Lazio. “In questo modo daremo una risposta a tutte le famiglie, alle giovani coppie e a tutte le persone impoverite che oggi cercano una risposta di edilizia sociale e non la trovano e in più daremo una spinta importante all’economia. Mi sembra un grande risultato. Quando abbiamo approvato il piano casa comunale è iniziata una battaglia contro la ‘cultura del no’, contro le lentezze burocratiche e contro un piano regolatore che non aveva le risposte che ci servivano. Oggi, finalmente arriva una legge regionale con la quale potremo vincere la battaglia condivisa dei punti principali: housing sociale, demolizione e ricostruzione e cambiamenti di destinazione d’uso”.

 

La filosofia che sta alla base del Piano è quella della demolizione e della ricostruzione al fine di realizzare nuove abitazioni, senza consumare altro terreno, Agro romano, e senza modificare la struttura urbanistica della città. Gianni Alemanno ha dichiarato, a questo proposito, che è stata presa la decisione di demolire e ricostruire le due torri di Tor Bella Monaca, quartiere periferico di Roma in condizioni di degrado.
Il progetto per il primo comparto del quartiere (denominato R8) dovrebbe arrivare in Assemblea capitolina tra circa due mesi.
Sono previste:
– la realizzazione di abitazioni di edilizia residenziale pubblica per le 900 famiglie che vivono nelle due torri;
– la realizzazione di una serie di edifici a schiera.

 

Inoltre, in base al premio di cubatura, previsto per chi demolisce e ricostruisce, oltre alle prime 900 case popolari, ne verranno realizzate altre 1800: due terzi saranno vendute a valore di mercato, un terzo sarà utilizzato per l’housing sociale o a canone calmierato.
L’operazione con la quale si darà l’avvio al progetto di una nuova Garbatella a Tor Bella Monaca, firmata dall’architetto urbanista Leon Krier (nell’immagine insieme a Gianni Alemanno), si muove all’interno del piano di zona e quindi su di essa non si applica il piano casa regionale e non ha vincoli se non comunali.
Anche il Vicepresidente della Regione Luciano Ciocchetti si è espresso a favore del Piano casa approvato:  lo ha definito una “rivoluzione urbanistica” che permetterà di snellire procedure e far crescere il settore. Ecco le parole del Vicepresidente: “La nostra legge rappresenta una rivoluzione perché modifica di 360 gradi la filosofia che regge l’urbanistica e l’edilizia: per 40 anni a Roma si è costruito solo con la trasformazione di terreni liberi in edificabili. La nostra legge fa l’opposto perché recupera edilizia già presente e consente la riqualificazione del patrimonio dismesso”. La legge regionale “consente una vera crescita del settore e crea sviluppo grazie allo snellimento delle procedure. Inoltre, in un momento di emergenza, crea opportunità aprendo nuovi mercati, con più flessibilità e con cambi di destinazione d’uso più facili. L’Assemblea capitolina ha trovato un equilibrio giusto, con una corretta tutela delle aree storiche e culturali. Quanto approvato dall’aula è l’esempio di un buon rapporto istituzionale”.

 

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Redazione Tecnica

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