Basta incentivi per il fotovoltaico su terreni agricoli

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Per gli impianti solari fotovoltaici installati a terra su terreni agricoli non c’è più spazio per incentivi e aiuti. La norma contenuta nel testo del decreto sulle liberalizzazioni sta creando grandissimo fermento e molta preoccupazione tra gli addetti ai lavori. Se anche in Gazzetta Ufficiale il testo attuale fosse confermato, il risultato sarebbe quello di rendere non più convenienti questo tipo di installazioni fotovoltaiche.

 

C’è ovvia apprensione da parte degli operatori del settore anche per la sorte che toccherà ai cantieri ancora aperti. Su questo fronte, gli impianti ancora in fase di realizzazione continuerebbero a godere delle tariffe incentivanti, ma a condizione che il titolo abilitativo (la DIA o la SCIA a seconda dei casi, come stabilito dal d.lgs. 387/2003) sia già stato richiesto e che l’impianto entri in esercizio entro un anno dall’entrata del decreto sulle liberalizzazioni.

 

Il blocco degli incentivi non si applica invece ai pannelli solari montati su serre. In questo caso l’unico vincolo per il mantenimento degli incentivi è che il rapporto di proiezione al suolo della superficie coperta dai pannelli non sia più della metà della superficie totale della serra. In altre parole occorre che metà della serra sia lasciata libera per consentire al sole di penetrare all’interno e far crescere le produzioni vegetali coltivate.

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