Momenti di Topografia, Tolleranze e chiusure. Quattordicesima puntata

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Comunque, pur con tutti gli accorgimenti adottati (vedi Momenti di Topografia, il Valore Più Probabile. Tredicesima puntata), nel “nostro” triangolo la somma dei valori più probabili degli angoli interni misurati ha un “deficit” di 11″, rispetto ai 180° della perfezione geometrica: tale “errore” può considerarsi  tollerabile, oppure no?

Se non si avesse un termine di paragone, non si potrebbe rispondere alla domanda. Ci viene ancora in aiuto la t.d.e. con cui si può precisare il numerino di confronto, chiamato “tolleranza”; se, nel nostro esempio, la tolleranza fosse risultata di ±12″ (si può “sbagliare” nell’intervallo da +12″ a –12″), l’errore di-11″ sarebbe senz’altro tollerabile, il che prova l’esattezza delle misure; se l’errore fosse superiore alla tolleranza assunta, si dovrebbero (si devono) ripetere tutte le misure daccapo.

Pur se accettato, l’errore comunque esiste, e può essere riguardato come l’impossibilità di definire tramite misure una figura che è solo un modello di quella reale, assunto per quel particolare problema da risolvere: si può procedere con un triangolo piano che non “chiude” per un difetto angolare, anche se giudicato tollerabile?

In generale, le risoluzioni esigono la “perfezione” geometrica e quindi occorre, ancora una volta, “manipolare” i risultati delle misurazioni onde ottenere, come nel caso del triangolo, i 180° della  somma degli angoli interni, né di più né di meno.

Occorre quindi “chiudere” la figura, ripartendo o “compensando” una parte dell’errore su ogni angolo; nel caso prospettato, si potrebbe empiricamente dividere per tre gli 11″ e aggiungere (perché l’errore è negativo) ad ogni angolo tale frazione:, forzando ancora una volta le misure fino a renderle in qualche modo “perfette”.

Sono percorsi più o meno logici, “inventati” per ottenere la ragionevole certezza della bontà dei risultati; l’importante è che tali percorsi siano eseguiti correttamente e siano accettati da tutta la “comunità” tecnico-scientifica che li impone.

 

Roberto D’Apostoli

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