Politiche abitative, Anci e Federcasa: non si può più aspettare

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Intervenire sul tema dell’edilizia abitativa e per migliorare l’efficacia delle nostre politiche abitative, che possono essere considerate retrograde, perchè trascurate da anni. Ecco l’appello di Anci e Federcasa.

Alla vigilia delle consultazioni elettorali per il rinnovo del Parlamento, Anci e Federcasa lanciano un appello alle coalizioni politiche che si candidano a governare il Paese per richiamare la loro attenzione sui temi dell’edilizia abitativa e sulle problematiche legate alle politiche abitative che da anni nel nostro Paese sono trascurate e relegate in ruoli marginali ma che sicuramente, proprio per la loro complessità, dovranno essere riprese e inserite nell’agenda politica della prossima legislatura.

Anci e Federcasa, che associano Comuni e aziende che operano per l’edilizia residenziale pubblica in Italia, rappresentano realtà che sul territorio e quotidianamente raccolgono i disagi ormai incontenibili, con tutta la loro drammaticità e i pericoli anche per l’ordine pubblico, di un largo strato di popolazione italiana e straniera che attende, ormai da tempo, una risposta per un diritto essenziale quale quello della casa che è uno dei pilastri del vivere civile.

“Riteniamo importante – afferma Alessandro Bolis, delegato Anci alle politiche abitative – che venga ripristinato il fondo di sostegno agli affitti con una congrua capienza necessaria a fornire risposte ad una sempre più larga fascia della popolazione in evidente sofferenza anche per i riverberi della crisi economica in essere”. “Si dovrà procedere poi – aggiunge – ad un sistema di esenzione e sgravi fiscali per l’affitto e per i mutui. Una non più rinviabile politica di revisione fiscale deve riguardare la rimodulazione e l’esenzione dall’Imu, come già avviene per l’analogo patrimonio comunale, per gli immobili finalizzati all’edilizia sociale poiché la tassazione attuale, così permanendo, porterà inevitabilmente al collasso degli Enti gestori“.

Questi ultimi necessitano di riforme e finanziamenti adeguati “che permettano – sottolinea Emidio Ettore Isacchini, Presidente Federcasa – di operare con dignità ed attenzione particolare verso il patrimonio abitativo per quanto riguarda aspetti manutentivi e di vivibilità per i cittadini più deboli, dai quali si leva una angosciosa ed inascoltata richiesta di edilizia pubblica a canoni sociali”.

Redazione Tecnica

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