Francesco, 49 anni architetto di Torino

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Caro Presidente di tutti gli italiani, cari colleghi, cari tecnici, cara moglie e cari figli, dopo anni di lavoro malpagato e pagato in ritardo, dopo aver fatto quattro figli nella speranza di dar loro un futuro, dopo aver pagato sempre la retta massima a scuola perchè per i professionisti proprietari di case (ricevute dagli antenati) l’ISEE non si può fare, dopo aver messo in regola una babysitter per guardare i bimbi accumulando pure montagne di bollette e altre spese da pagare, dopo tutto ciò l’Agenzia delle Entrate mi chiede 40.000 euro (da pagare comodamente in 8 rate!), perchè secondo loro con quattro figli, la babysitter e le case avrei dovuto guadagnare oltre 80.000 euro l’anno.

Grazie. Lo so anch’io che con quella cifra sarei stato meglio, non sarei dovuto andare per nove mesi in sei su una Skoda a cinque posti col rischio di farmela sequestrare e per poi comprarne una da sei posti a rate, ma porca miseria mi sento veramente preso per il culo perchè quei soldi non credo che mai li guadagnerò.
La beffa è che secondo tante pubblicità dovrei ritenermi uno scarafaggio o un acaro.
Andassero tutti a fare in culo, soprattutto quei saggi che studiano i redditometri e quelli che pensano di fare la caccia alle streghe.
A parte qualche illustre collega siamo in tanti a un passo dalla strada.
Solo i furbi sopravvivono, così come si dice che alla guerra nucleare sopravviverebbero solo gli scarafaggi
Ma volete farci emigrare tutti?
Presidente, mi dispiace, ma oggi non posso stringerle la mano, da un lato perchè Lei volente o nolente rappresenta lo Stato che ha voluto ciò, dall’altro perchè sono uno scarrafone e Lei per primo non me la stringerebbe.
Cari colleghi architetti e non, so che mi potete capire.
Cara moglie e cari figli, anche se mi danno dello scarrafone non ascoltate, voi siete i più belli del mondo.
Francesco

Redazione Tecnica

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