Sisma Emilia, con Openricostruzione è online la trasparenza dei fondi

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E’ on line  il sito web “openricostruzione”, una piattaforma aperta, un lavoro in progress dedicato al monitoraggio, alla tracciabilità di ogni risorsa messa a disposizione di 44 dei 54 comuni colpiti dal terremoto in Emilia (10 non hanno danni rilevanti al patrimonio pubblico) che permette a ogni cittadino di poter verificare la destinazione delle risorse ma anche lo stato di avanzamento del progetto, nei suoi passi più significativi.

Sul sito si dà conto anche delle grandi e piccole, a volte piccolissime ma tutte ugualmente significative, cifre giunte sul conto corrente aperto dalla Regione Emilia-Romagna (circa 11,5 milioni finora) e tutte le donazioni effettivamente incassate dai Comuni, ovvero quelle che sono già nella disponibilità degli amministratori e che possono essere subito utilizzate.

Per ora ci sono i dati sino a fine novembre, per un totale complessivo di circa 38 milioni di euro, a fronte di una stima complessiva dei danni nei paesi interessati di circa 260 milioni di euro, costo da sostenere per riportare tutti gli edifici in condizioni di poter ospitare, in completa sicurezza, le funzioni cui sono destinati.

Alla presentazione del progetto il Commissario delegato per la ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani ha rimarcato come quest’esperienza sia “unica in Italia in chiave di trasparenza e corrisponda a pieno all’impegno che ci siamo presi fin dal primo giorno: assicurare una gestione chiara, che garantisca a tutti i cittadini la possibilità di una verifica attraverso un sistema che permetta di controllare risorse, progetti, tempi di realizzazione”. Criteri, ha aggiunto Errani, “che si sommano a quello decisionale, condiviso nel rapporto stretto con i sindaci dei comuni terremotati”.

Il prefetto Gabrielli ha quindi parlato di “un meccanismo di trasparenza che dovrà diventare il comune modo di procedere”, mentre Luna ha ripercorso le tappe della creazione di “openricostruzione”, progetto dell’associazione Wikitalia realizzato in collaborazione con Anci, Ancitel, Openpolis e ActionAid, e con il sostegno di Cisco Italia.

“Vorremmo continuare a costruire, grazie a questi sistemi, meccanismi di solidarietà e donazione, per esempio proponendo l’adozione di un monumento” – ha aggiunto Errani -.
“Abbiamo fatto molto e c’è ancora molto da fare. La cosa più importante per noi è stata quella di non cercare la risposta nell’emergenza ma l’impostazione di una strategia per la ricostruzione. E la nostra esperienza, frutto di una collaborazione preziosa con la Protezione civile e col Governo, può produrre una nuova legislazione più avanzata, che dia risposte sempre più adeguate in occasione di catastrofi come questa”.

Fonte: Regione Emilia Romagna

Redazione Tecnica

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