IMU prima casa, l’importo medio è di 206 euro

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L’importo medio Imu per abitazione principale è pari a 206 euro, per un gettito complessivo che supera i 3,3 miliardi.  Questo è uno dei dati che emerge dal rapporto “Immobili in Italia 2012″, a cura del MEF e dell’Agenzia del Territorio e presentato ieri alla Camera dei deputati.

Il totale arriva e poco oltre i 18 miliardi, per un importo medio di 761,50 euro, includendo anche gli altri immobili (escludendo l’imposta versata su aree fabbricabili e terreni).

Secondo il Rapporto nel 2010 il totale dei contribuenti che hanno presentato dichiarazione dei redditi è circa 41,5 milioni e di questi più di  24,6 milioni (il 59% del totale dei contribuenti) risultano proprietari di immobili o di quote di essi,  con un incremento di circa 0,3 milioni di soggetti proprietari rispetto al 2009.

Con riferimento agli immobili ad uso abitativo, il numero dei contribuenti è pari a 24,2 milioni, quasi 400 mila unità in meno rispetto al totale dei contribuenti proprietari di immobili. Emerge che i  lavoratori dipendenti e i pensionati (l’81% dei proprietari) possiedono immobili con un Valore OMI  pari al 73% del totale e un Valore Imponibile Potenziale IMU pari al 72% del totale.

I dati per area geografica sono sostanzialmente analoghi a quelli che emergono dalla distribuzione nazionale. Il Valore OMI medio per proprietario più alto si registra al Centro (250 mila euro) dato  ben al di sopra della media nazionale (206 mila euro). Inoltre, nonostante i livelli di reddito medio  complessivo siano sostanzialmente omogenei al Centro (circa 23,8 mila euro) e al Nord (25 mila  euro) e il numero di proprietari sia inferiore al Centro rispetto al Nord, il valore medio del  patrimonio abitativo posseduto dai residenti al Centro risulta più elevato.

Interessanti sono anche i dati provenienti dallo studio sul mercato delle locazioni. Le distribuzioni  per area geografica evidenziano una concentrazione dei proprietari che locano immobili al Nord  (circa 1,7 milioni a fronte di un numero di atti di quasi 2,6 milioni); assai inferiore il numero dei proprietari locatori al Sud (879 mila) e al Centro (653 mila). È bene comunque precisare che tale  distribuzione può essere, in parte, influenzata dal basso numero di contratti registrati al Centro-Sud  in rapporto a quello, ben più elevato, osservato nel Nord Italia.

Per quel che riguarda il gettito della nuova  Imposta municipale unica (IMU)  i dati evidenziano che l’importo medio IMU versato è crescente al crescere del  reddito e al crescere dell’età del contribuente. Il gettito non è equidistribuito a livello territoriale:  l’imposta versata al Nord è pari al 54,8% del gettito complessivo mentre le quote del Centro e del  Sud sono rispettivamente pari al 27,1% e 18,1% (Per calcolare la propria IMU vi segnaliamo il nostro software gratuito di calcolo).

L’imposta media versata è, invece, maggiore al  Centro (circa 746 euro) rispetto al Nord (circa 682 euro) e al Sud (circa 441 euro).  Con riferimento al prelievo sulle abitazioni principali, il confronto tra i dati ICI 2007 e IMU 2012  mostra che, anche per effetto delle diverse detrazioni, l’incidenza dell’IMU è inferiore a quella  dell’ICI per rendite catastali basse (fino a circa 660 euro), mentre per rendite superiori l’IMU risulta
più elevata dell’ICI (Per conoscere le aliquote comunali consulta la mappa delle aliquote dei comuni).

Per le principali città italiane l’analisi del gettito IMU in relazione alle diverse macroaree territoriali  (zone centrali, semicentrali, periferiche, suburbane e rurali) evidenzia il permanere di sperequazioni  che possono solo essere corrette attraverso la revisione delle rendite catastali, così come previsto  dall’art. 2 della delega fiscale attualmente all’esame del Parlamento.

Redazione Tecnica

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