Imu, è ridotta se l’immobile è inagibile o inabitabile

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 L’Imu, la nuova imposta che si pagherà da quest’anno anche sulle prime case, è dimezzata  per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono tali condizioni.

A diffondere questa interpretazione è Confedilizia che ha illustrato le novità in campo immobiliare apportate dalla manovra economica in una Circolare diramata alle Associazioni territoriali.

 “A non essere più applicabile – precisa  la confederazione della proprietà edilizia –  è solo la disposizione, abrogata dalla manovra Monti, che, ai fini dell’applicazione di tale norma, attribuiva ai Comuni la facoltà di disciplinare le caratteristiche di fatiscenza sopravvenuta del fabbricato”. 

“E’ stata invece soppressa – aggiunge –  la possibilità per i Comuni di considerare abitazioni principali, con conseguente applicazione dell’aliquota ridotta o anche della detrazione per queste previste, le unità immobiliari concesse in comodato gratuito a parenti in linea retta o collaterale, stabilendo il grado di parentela”.

Nel documento vengono inoltre  illustrate anche tutte le altre norme della manovra che interessano i proprietari di casa,  il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, la nuova imposta sugli immobili all’estero, le novità sulle detrazioni del 36% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e del 55% per quelli di risparmio energetico. 

Leggi il documento “Manovra economica: considerazioni interpretative della Confedilizia

Redazione Tecnica

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