Opere ferroviarie: gare deserte per il mancato sblocco delle polizze fideiussorie

A denunciare la situazione è l’Associazione Imprese Ferroviarie che cura gli interessi di imprese, imprenditori e liberi professionisti che operano per la progettazione e l’esecuzione di opere civili e impiantistiche nel settore ferroviario e stradale

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Realizzazione di sottopassi, pensiline ed altri interventi nell’ambito delle opere ferroviarie bloccate per mancanza di offerte da parte delle imprese qualificate nel circuito RFI. Cosa sta succedendo?

Gli ultimi bandi andati deserti in Lombardia (due nel bergamasco e uno in provincia di Milano) sono solo la punta dell’iceberg di un problema che preoccupa gli operatori economici.

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A denunciare la situazione è A.I.FERR., l’Associazione Imprese Ferroviarie che cura gli interessi di imprese, imprenditori e liberi professionisti che operano per la progettazione e l’esecuzione di opere civili e impiantistiche nel settore ferroviario e stradale.

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Opere terminate e polizze non sbloccate: un gatto che si morde la coda

Il motivo delle mancate offerte è presto detto”, ci dice il Generale Marco Nani, Presidente di A.I.FERR., facendo riferimento all’ultima segnalazione inviata a RFI a inizio novembre per denunciare la situazione: “Non si partecipa ai bandi principalmente a causa dei mancati svincoli di numerose polizze fideiussorie inerenti ad opere e lavori già posti in essere e completati da tempo (in alcuni casi, addirittura da anni) a cura delle imprese”.

È chiaro quindi, secondo l’associazione, che la mancata disponibilità delle somme vincolate a polizze fideiussorie che non hanno più ragion d’essere, implica per le imprese una difficoltà a reperire risorse finanziarie per attivarne di nuove.

Non si tratta di un problema contingente, poiché nella nota rilasciata da A.I.FERR. si fa presente che “lo svincolo delle polizze fideiussorie, previste da gare bandite RFI, avvenga ordinariamente in tempi eccessivamente lunghi – in alcuni casi, definibili addirittura “inaccettabili” – è stata più volte in passato oggetto di denuncia”.

Insomma, i plafond bancari messi a disposizione dagli istituti bancari alle imprese risultano saturati da polizze riferite ad appalti ormai conclusi, questo fatto allarma gli operatori poiché, oltre alla perdita di chance per partecipare ad ulteriori gare di lavori, si potrebbe configurare anche la fattispecie di danno emergente e lucro cessante.

Continueremo a monitorare la situazione e a darvi aggiornamenti su queste pagine.

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Foto:iStock.com/Circle Creative Studio

Redazione Tecnica

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