Ritardo pagamenti della PA, per Buzzetti (ANCE) così si uccide l’edilizia

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“Il problema principale è quello dei ritardati pagamenti, che si ripercuote su tutta la filiera e sui privati”. In un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, il presidente dei costruttori edili dell’ANCE, Paolo Buzzetti, torna a denunciare un problema ormai cronico nel nostro Paese, che è tra le cause principali, complice il perdurare della crisi, del fallimento di moltissime imprese edili.

 

Nell’intervista Buzzetti fa anche il punto sulla situazione delle infrastrutture nel nostro Paese. Secondo il presidente dell’ANCE, la politica economica del precedente Governo ha frenato anziché incentivare il settore edilizio con il risultato di una contrazione del 40% in quattro anni della spesa pubblica per le infrastrutture e una conseguente stretta sugli investimenti.

 

Per la verità, Buzzetti riconosce all’ex Ministro Tremonti di avere bene operato nella predisposizione di un pacchetto per il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica. “Il problema”, ha aggiunto Buzzetti, “è la solita lentezza italica e lo scarso dialogo tra Stato ed enti locali”. Poi il rappresentante dell’ANCE lancia la proposta “dopo la batosta sulla casa” di avviare un programma di incentivazione fiscale per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa.

 

Infine un attacco alle lungaggini burocratiche. “È assurdo impiegare più tempo per aprire i cantieri che per realizzare l’opera”, conclude Buzzetti: “Ci vuole buon senso per riaccendere i motori della nostra industria e l’edilizia è fondamentale”.

 

Intanto si prepara uno speciale Decreto Apri Cantieri

L’intervento di Buzzetti avviene a distanza di pochi giorni da una dichiarazione del viceministro alle infrastrutture, Paolo Ciaccia, secondo il quale la spinta alla c.d. Fase 2 che il Governo sta mettendo a punto deve arrivare da un nuovo impulso alle infrastrutture e alle costruzioni.

 

Il viceministro fa sapere, rilasciando una dichiarazione al Messaggero di Roma, che è in preparazione uno speciale Decreto Apri Cantieri, soprattutto per quanto riguarda le grandi opere. Nel programma ci sono il partenariato pubblico-privato, il project financing per la costruzione delle carceri e l’autonomia finanziaria dei porti.

 

Alla prossima riunione del Cipe, conclude Ciaccia, saranno sbloccate risorse per 5 miliardi di euro. Il Governo inoltre si sta attivando per sollecitare i concessionari delle reti autostradali italiani allo sblocco di altri 18 miliardi di investimenti fino al 2015.

Redazione Tecnica

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