750 euro per perizia danni alluvione Emilia Romagna e fino a 5 mila euro per interventi su strutture e impianti

Sui siti online dei Comuni è possibile scaricare i moduli per le richieste. Una breve guida su come richiedere e ottenere l’aiuto

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La regione Emilia-Romagna con una nota sul sito istituzionale comunica l’avvio delle procedure di erogazione di un primo contributo fino a 5 mila euro per l’immediato sostegno alle famiglie alluvionate, con un acconto di 3 mila euro.

A questo, si aggiunge un ulteriore contributo forfetario di 750 euro a supporto delle spese connesse alla predisposizione della perizia asseverata, per definire nel dettaglio le entità dei danni.

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La nuova modalità, oggetto di un’apposita ordinanza siglata dal capo Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, d’intesa con Stefano Bonaccini, presidente della Regione e commissario per l’emergenza, prevede l’attivazione contemporanea di un primo contributo di immediato sostegno e la compilazione della perizia asseverata necessaria per impostare futuri provvedimenti che regolamentino i contributi per il ripristino complessivo dei danni.

Analizziamo quali sono le procedure che deve seguire chi ha avuto danni alle abitazioni, in seguito all’alluvione, per ottenere il contributo di sostegno.

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Fino a 5 mila euro per le famiglie alluvionate: come utilizzarli

Pulizia e rimozione di acqua, fango e detriti, interventi su elementi strutturali e impiantistici, acquisto di arredamento, elettrodomestici, abbigliamento, stoviglie e utensili, ed eventuale materiale didattico per bambini e ragazzi: questi alcuni degli interventi per i quali è possibile utilizzare il contributo messo a disposizione delle famiglie alluvionate.

Inoltre per il contributo 750 euro perizia sono stati attivati già tutti gli ordini professionali per garantire le consulenze nel più breve tempo possibile.

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Chi può usufruire del contributo fino a 5 mila euro

Possono presentare domanda, per usufruire del contributo, i nuclei familiari che avevano alla data dell’evento dimora principale, abituale e continuativa in un’unità abitativa risultata allagata, o direttamente interessata da movimenti franosi o smottamenti che l’hanno resa non utilizzabile.

Il contributo può essere riconosciuto per il ripristino dei danni anche alle parti comuni di un edificio residenziale in cui è presente, alla data dell’evento calamitoso, almeno un’abitazione principale, abituale e continuativa, qualora i danni non consentano la fruibilità dell’edificio.

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Come fare domanda

Per la presentazione delle domande è necessario fare riferimento ai Comuni alluvionati. I destinatari del contributo presenteranno al Comune una domanda per ricevere l’acconto di 3 mila euro e una successiva rendicontazione per attestare le spesa dell’acconto accreditato e ricevere l’eventuale saldo 2 mila euro.

Il Comune dopo aver ricevuto le domande effettua la verifica dei dati dichiarati e trasmette al presidente della Regione, commissario per l’emergenza, e al Dipartimento nazionale della Protezione civile:

  • nome,
  • cognome,
  • telefono,
  • mail,
  • codice IBAN,

per procedere ai pagamenti, che non graveranno per gli aspetti amministrativo-contabili sugli enti locali.

Sui siti online dei Comuni è possibile scaricare i moduli per le richieste.

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I termini entro i quali richiedere il contributo

Il commissario per l’emergenza acquisirà dai Comuni interessati l’esito delle istruttorie alle domande di acconto il 30 giugno 2023 e, in seguito, al quindicesimo e al trentesimo giorno di ciascun mese fino a 15 giorni dopo il termine ultimo per la presentazione della domanda di acconto, che è fissato al 30 agosto 2023.

Il commissario per l’emergenza acquisirà dai Comuni interessati l’esito delle istruttorie delle domande di saldo il 15 luglio 2023 e, in seguito, al quindicesimo e al trentesimo giorno di ciascun mese fino a 15 giorni dopo il termine ultimo per la presentazione delle domande di saldo, che è fissato al 31 ottobre 2023.

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Foto:iStock.com/MicroStockHub

Redazione Tecnica

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