Ponte sullo stretto di Messina. Le risposte alle 12 domande più frequenti

Ecco alcune delle domande che i cittadini si stanno ponendo sulla nuova opera infrastrutturale in programma e alle quali il MIT ha dato risposta attraverso una raccolta di FAQ (scaricabile a fine articolo) sul tema. Vediamole insieme

Scarica PDF Stampa
Il decreto 23/2023, che contiene disposizioni urgenti per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, è legge e l’approvazione del provvedimento è stata definita, da Matteo Salvini Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, una decisione storica attesa da più di 50 anni.

Esiste già un progetto valido per la realizzazione del ponte? Il ponte resisterà ai forti venti dello stretto e ai terremoti? La campata unica è la soluzione preferibile? Il ponte è una sfida europea? L’opera più dibattuta da sempre si farà?

>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis

Queste sono alcune delle domande più frequenti che i cittadini si stanno ponendo sulla nuova opera infrastrutturale in programma e alle quali il MIT ha dato risposta attraverso una raccolta di FAQ (scaricabile a fine articolo) sul tema. Vediamole insieme.

Potrebbe interessarti: ANAC dà ragione all’OICE: attività su ponti e viadotti non hanno nulla a che fare con la ricerca

Esiste già un progetto valido per la realizzazione del ponte?

La risposta è sì. Il Progetto definitivo è stato approvato nel 2011 dal Consiglio di Amministrazione della Società Stretto di Messina S.p.A. Il progetto definitivo costituisce il percorso finale di oltre quaranta anni di studi, a cui hanno preso parte esperti di elevata qualificazione e comprovata esperienza accademica e professionale, nonché rappresentanti degli Enti territoriali facenti parte dell’area dello Stretto.

La scelta è ricaduta sul ponte sospeso a unica campata. Tale soluzione è divenuta una avanguardia dal punto di vista ingegneristico e uno standard internazionale. Lo studio che ha accompagnato la redazione del progetto ha valutato il rischio sismico e l’impatto del vento, con l’individuazione di soluzioni innovative che sono state utilizzate per la realizzazione di ponti sospesi in altre parti del mondo.

L’aggiornamento del progetto già approvato può consentire una riduzione dei tempi dell’iter autorizzatorio, quindi una maggiore velocità di avvio della fase realizzativa dell’opera. L’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni del 2018 comporterà un aggiornamento progettuale che determinerà un miglioramento dei coefficienti di sicurezza. Il progetto risulta, pertanto, ancora attuale e necessita solo di puntuali modifiche al fine di adeguarlo ai progressi compiuti dalla scienza e dalla tecnica.

Leggi anche: Aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni NTC 2018: in Gazzetta le modifiche

Il ponte resisterà ai forti venti dello stretto e ai terremoti?

L’area dello Stretto di Messina, essendo una zona a rischio sismico, è stata oggetto di approfonditi studi dal punto di vista geologico, geofisico e geotecnico. Si conoscono, con buona precisione, la posizione delle faglie, i meccanismi con cui si sviluppano i terremoti e le loro caratteristiche in termini di intensità e frequenze.

Il Ponte è stato progettato sulla base di questi dati e tenendo conto che debba resistere ad eventi sismici di eccezionale intensità. Inoltre, il ponte a campata unica sospesa è per sua natura molto resistente alle azioni sismiche, in quanto si comporta come un enorme pendolo, con un periodo di oscillazione lunghissimo, a fronte di azioni sismiche con frequenze anche molto elevate.

Le azioni del vento sono quelle a cui il Ponte a campata unica è più sensibile e, per questo, la sua aerodinamica è stata oggetto di approfonditi studi e di innumerevoli prove in gallerie del vento in Europa e nord America. Questi studi hanno portato all’elaborazione di una tipologia di impalcato aerodinamicamente stabile, in grado di resistere ai venti eccezionali dello Stretto.

Il progetto prevede che il Ponte sia aperto al traffico stradale fino a quando le raffiche di vento non raggiungano la velocità di 158,2 km/h, mentre il traffico ferroviario possa proseguire fino a quando le raffiche non raggiungano la velocità di 194 km/h. Con le stesse condizioni di vento, peraltro, nessun traghetto potrebbe staccarsi dalla banchina. Per tali ragioni, la chiusura al traffico del Ponte sarà un’ipotesi remota e, con le cautele previste, i collegamenti con la Sicilia saranno molto più stabili e sicuri.

Potrebbe interessarti: Strategie di manutenzione ed estensione della vita utile di ponti e viadotti

Il ponte è un’opera strategica per l’Europa?

Il Ponte sullo Stretto rappresenta un’opera strategica nell’ambito delle reti transeuropee di trasporto (TEN-T). La sua realizzazione è funzionale al processo di integrazione europeo sotto il profilo della libera circolazione dei cittadini e della politica comune dei trasporti. Il completamento delle reti TEN-T costituisce un’azione chiave del Green Deal europeo e della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente.

In tale contesto, è avvenuto il pieno riconoscimento del Ponte sullo Stretto di Messina, nella rete centrale e lungo il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, quale elemento di rilievo di completamento del Corridoio in quanto collegamento fisso mancante.

L’opera non è quindi solo il collegamento tra due nodi nazionali, Messina e Reggio Calabria ma, in una visione europea più ampia e strategica, tra il mare del Nord e il Mediterraneo. Il progetto avrà, pertanto, un impatto significativo sul processo di integrazione europeo, contribuendo a garantire, nell’ambito del mercato unico, la libera circolazione di merci e persone, la crescita economica, l’occupazione e la competitività.

Riveste, inoltre, una particolare rilevanza dal punto di vista della politica di coesione, in quanto funzionale a “ridurre il divario fra le diverse regioni e il ritardo delle regioni meno favorite”. Per queste ragioni, la Commissione europea ha manifestato forte interesse e massima disponibilità a collaborare con l’Italia su questo progetto. Una parte dei costi dell’opera, peraltro, sarà coperta da finanziamenti europei. E’ prevista la partecipazione al Programma Connecting Europe Facility volto a potenziare reti e infrastrutture per una mobilità intelligente e sostenibile.

Allo stesso tempo, è pervenuta la disponibilità di investitori istituzionali come la Banca europea degli investimenti, che ha già contributo a realizzare opere di notoria fama e utilità come il Mose di Venezia, a valutare il ruolo di partner finanziario del progetto.

Non perderti: Problematiche strutturali e interventi di recupero viadotti italiani, quali sono i più comuni?

L’opera più dibattuta da sempre si farà?

Però, nella raccolta FAQ del MIT, sono assenti domanda e risposta più importanti. L’opera più dibattuta da sempre si farà?

Per avere una risposta bisognerà attendere il 2024, anno in cui è previsto l’inizio dei lavori e se tutto va secondo le previsioni il ponte potrebbe essere transitabile dal 2032.

>> Scarica la raccolta completa di FAQ del MIT sul ponte stretto di Messina <<

Hai già visitato la sezione Risorse Gratuite di Ediltecnico?
Qui trovi ebook e corsi online utili per la professione

Consigliamo

Foto di copertina:https://www.mit.gov.it/comunicazione/news/ponte-sullo-stretto-libera-del-senato-alla-conversione-legge-del-decreto

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento