Maltempo Emilia Romagna, serve un approccio nuovo su tutto il territorio nazionale

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Come è noto, in questi giorni l’Emilia-Romagna, in particolare la Romagna, sta attraversando un’ondata di maltempo che sta causando ingenti danni a persone e cose: praticamente tutti i corsi d’acqua che si trovano fra Rimini e Bologna sono esondati, sono più di 30 i Comuni allagati, migliaia gli sfollati, ci sono vittime e dispersi.

Il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha da poco rilasciato dichiarazioni: “Sono quattromila gli sfollati a causa del maltempo di queste ore, ma è un dato assai approssimativo. Lo sapremo meglio nelle prossime ore. (…) Tutti i fiumi dell’Emilia Romagna hanno purtroppo registrato la tracimazione e quindi hanno sfiancato l’arginatura, determinando l’esondazione. La media dell’acqua piovana è di 200 millimetri in 36 ore ma in alcune zone ha raggiunto i 500 millimetri. Se si tiene conto che in un anno la piovosità in quella regione è di 1.000 millimetri, vi renderete conto della potenza che le precipitazioni hanno assunto nelle ultime 36 ore”.

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E ha aggiunto: “Serve un approccio nuovo dal punto di vista del sistema idraulico su tutto il territorio nazionale. Quello che è accaduto in Emilia Romagna era già accaduto ad Ischia e potrà accadere in tutte le altre zone del Paese”.

Continua Musumeci: “Se abbiamo immaginato una rete di distribuzione di acque piovane in un centro abitato capace di assorbire 1.000 mm in 12 mesi, dobbiamo adesso pensare ad un sistema di raccolta d’acqua che dovrà assorbire 500 mm in 48 ore. Ci vuole un approccio ingegneristico diverso, nulla sarà più come prima, il processo di tropicalizzazione ha raggiunto anche l’Italia”.

In tutto il Paese risulta esserci una “carenza di manutenzione delle aste fluviali, e per affrontare il tema siccità bisogna immaginare anche nuovi invasi, in Italia non si fanno dighe da circa 40 anni”, ha aggiunto Musumeci.

Che conclude: “Siamo pronti ad un piano nazionale per affrontare le piogge abbondanti e i lunghi periodi di siccità, perché occorre una rilettura del territorio. Lavoreremo con gli altri ministeri e sarà possibile realizzarlo entro otto mesi o un anno“.

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La premier Giorgia Meloni – al momento diretta al G7 in Giappone – è intervenuta in videoconferenza a un punto del Comitato operativo della Protezione Civile sulla situazione meteo e sulle criticità in Emilia-Romagna, e ha confermato la disponibilità immediata a convocare un Consiglio dei ministri per approvare, ove fosse necessario, ulteriori misure d’emergenza per gestire la situazione attuale. Il CDM sull’emergenza maltempo si terrà martedì 23 maggio 2023.

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Immagine (di repertorio): iStock/wsfurlan

Redazione Tecnica

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