Codice appalti: il percorso di attuazione del d.lgs. 36/2023 e le disposizioni transitorie

Con l’abrogazione progressiva degli allegati e delle disposizioni transitorie, il percorso di attuazione del Codice determinerà notevoli criticità legate, soprattutto, alla condizione di disporre di un quadro normativo in evoluzione con tutte le incertezze conseguenti

Marco Agliata 18/04/23
Scarica PDF Stampa
Nel corso degli anni e dei codici dei contratti emanati dal 1994 si sperava acquisita almeno una certezza è cioè che la completezza di una norma costituisce parte determinante della sua efficacia.

Nel caso del codice si trattava, e così è ancora oggi, di due soli atti: il decreto legislativo di recepimento delle Direttive comunitarie e il Regolamento di attuazione finalizzato alla definizione delle procedure operative.

Non sembrava una condizione particolarmente complessa da attuare anche in ragione dell’importanza di emanare un quadro normativo di un settore di importanza vitale per l’economia del Paese.

>> Vorresti ricevere approfondimenti come questo? Clicca qui, è gratis

Codice appalti: il percorso di attuazione del d.lgs. 36/2023 e le disposizioni transitorie Fig.1

Le cose non sono andate nel modo auspicato e negli anni sono stati emanati dei codici dei contratti con il Regolamento che seguiva dopo 4 o 5 anni fino ad arrivare al decreto legislativo 50/2016 che non ha mai visto arrivare il corrispondente Regolamento sostituito, e qui si è raggiunto il culmine della sagacia, da un impianto di circa 150 tra decreti, linee guida, circolari interpretative e atti che si autosostituivano per modifiche o correttivi.

Quello che questo impianto caotico ha determinato è ancora sotto gli occhi di tutti e su queste basi si pensava che la lezione fosse stata appresa e potesse risorgere il pensiero razionale.

Fino alle ultime bozze circolate prima dell’approvazione l’illusione di un cambiamento epocale sembrava quasi raggiunta e subito drammaticamente smentita dalla pubblicazione finale del testo approvato e quindi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° aprile 2023.

E’ insolito e forse un po’ esoterico come la data del 1° aprile ricorra nella storia recente dei codici dei contratti in quanto l’attuale d.lgs. 50/2016 fu preceduto dal Parere del Consiglio di Stato n. 855/2016 del 1° aprile 2016 che, in un Paese debolmente avveduto, avrebbe dovuto determinare se non altro un ripensamento profondo di quanto scritto. La seconda recentissima ricorrenza è quella della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 77 del 31 marzo 2023 del nuovo decreto legislativo 36/2023 entrato in vigore il 1° aprile 2023.

Leggi anche: Come cambia la figura del RUP con il nuovo Codice Appalti

La struttura del d.lgs. 36/2023

Il nuovo codice è costituito da 229 articoli e 38 allegati secondo un impianto che prevedeva la funzione di recepimento delle Direttive europee e degli indirizzi contenuti nella legge delega n. 78/2022, assegnata ai 229 articoli del codice e la funzione di regolamento operativo delegata ai 38 allegati del codice che già nelle ultime versioni del testo esplicitavano una condizione di forte criticità dovuta al fatto che ciascuno degli allegati riportava (cosi come è rimasto nella versione pubblicata) un comma di autoabrogazione di ogni singolo allegato al momento dell’emanazione, da parte dei Ministeri competenti per materia o per concerto, dei 38 regolamenti sostitutivi degli allegati.

Codice appalti: il percorso di attuazione del d.lgs. 36/2023 e le disposizioni transitorie Fig.1

Questa condizione ha reso subito evidente lo scenario a cui si sta andando incontro e che vedrà il manifestarsi di questa situazione:

  • dal 1° luglio 2023 il d.lgs. 36/2023 acquisirà efficacia ai fini dell’applicazione delle norme contenute;
  • tale efficacia è però condizionata da due elementi:
    • la progressiva abrogazione dei 38 allegati che saranno sostituiti da altrettanti regolamenti emanati dai ministeri competente;
    • l’applicazione delle disposizioni transitorie di cui all’articolo 225 del d.lgs. 36/2023.

Potrebbe interessarti: Codice contratti, ANAC: per appalti sotto i 150 mila euro si dà mano libera

Le disposizioni transitorie

Come anticipato, l’articolo 225 del d.lgs. 36/2023 riporta le disposizioni transitorie per l’applicazione delle norme del codice nelle varie fasi temporali previste.
Viene riportato, di seguito, l’elenco delle disposizioni del d.lgs. 50/2016 che resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2023:

  • programma biennale (art. 21, c. 7, d.lgs. 50/2016);
  • mezzi elettronici per aggiudicazione (art. dal 29 al 40, d.lgs. 50/2016);
  • divieto spese a carico concorrenti per piattaforma (art. 41, c. 2-bis, d.lgs. 50/2016);
  • digitalizzazione (art. 44, d.lgs. 50/2016);
  • comunicazioni e accesso agli atti (artt. 52 e 53, d.lgs. 50/2016);
  • piattaforme telematiche (art. 58, d.lgs. 50/2016);
  • disponibilità elettronica della documentazione gare (art. 74, d.lgs. 50/2016);
  • modalità di pubblicazione (art. 70, 72, 73, 127 c. 2, 129, c. 4, d.lgs. 50/2016);
  • documentazione gara (art. 81, d.lgs. 50/2016);
  • DGUE (art. 85, d.lgs. 50/2016);
  • deposito contratto dei subappaltatori (art. 105, c. 7, d.lgs. 50/2016);
  • strumentazione elettronica per controlli contabili (art. 111, c. 2-bis, d.lgs. 50/2016);
  • Banca dati nazionale + casellario informatico (art. 213, c. 8,9,10, d.lgs. 50/2016);
  • commissari straordinari (art. 214, c. 6, d.lgs. 50/2016).

Dal 1° luglio 2023 perdono efficacia i Regolamenti e Linee guida ANAC.

Valutando le due condizioni dell’abrogazione progressiva degli allegati e dell’applicazioni delle disposizioni transitorie è evidente che, anche in questo caso, il percorso di attuazione del codice dei contratti determinerà delle notevoli criticità legate, soprattutto, alla condizione di disporre di un quadro normativo in evoluzione con tutte le incertezze conseguenti.

Codice appalti: il percorso di attuazione del d.lgs. 36/2023 e le disposizioni transitorie Fig.3

Ancora una volta gli operatori saranno chiamati a costruire procedure e strumenti di gestione degli appalti che possano subire il meno possibile i problemi di ritorno determinati dalle condizioni appena descritte. Da un punto di vista operativo questo tipo di risultato è ottenibile operando su due livelli:

  • superare le lacune delle parti mancanti della normativa con la migliore specificazione degli elaborati di progetto (le procedure non definite dal codice possono essere specificate nei capitolati speciali d’appalto);
  • massima tempestività nello sviluppo delle fasi attuative per ridurre l’esposizione al rischio di subire ritardi per la sostituzione di parti normative (allegati) con i previsti regolamenti.

Hai già visitato la sezione Risorse Gratuite di Ediltecnico?
Qui trovi ebook e corsi online utili per la professione

Consigliamo

Il Nuovo Codice degli Appalti 2023 commento operativo

Quest’opera costituisce uno strumento operativo per la conoscenza e l’utilizzo delle modifiche normative introdotte dal Nuovo Codice degli Appalti (decreto legislativo n. 36/2023) nei vari ambiti delle procedure relative ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.Anche per questo quaderno l’organizzazione del testo ha mantenuto l’impostazione di riconoscibilità delle informazioni presentate in modo da facilitare la consultazione dei vari argomenti trattati utilizzando schemi e tabelle che restituiscono con immediatezza gli aspetti di sintesi dei vari argomenti.Le parti di testo con i riferimenti normativi (riportate integralmente) sono limitate soltanto agli elementi di maggior rilevanza per consentire l’immediata verifica del dettato normativo letterale degli aspetti più importanti.Sono affrontati tutti i temi e gli aspetti teorico.pratici per il direttore dei lavori, nello specifico:◾ Il responsabile unico del procedimento◾ La programmazione e la progettazione di lavori e degli acquisti di beni e servizi◾ Validazione, verifica e iter autorizzativo del progetto◾ Stazioni appaltanti ed operatori economici◾ Contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea◾ Scelta del contraente◾ Esecuzione delle opere◾ Contenzioso e strumentiMarco AgliataArchitetto, libero professionista, impegnato nel settore della programmazione, esecuzione e monitoraggio di opere pubbliche e private, esperto di problematiche ambientali, energetiche e della sicurezza.Svolge attività di consulenza per Enti pubblici e privati sulla programmazione e utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie, progettazione, direzione lavori, attuazione, gestione e manutenzione degli interventi con particolare riguardo al recupero edilizio, difesa del suolo, valorizzazione territoriale e sostenibilità ambientale.È autore di numerosi volumi in materia di opere pubbliche e problematiche ambientali.

Marco Agliata | 2023 Maggioli Editore

29.00 €  27.55 €

Ti potrebbero interessare anche:

– Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici e la disciplina vigente nel periodo transitorio di Samuel Bardelloni e Dario Capotorto, avvocati
– Gli Appalti Pubblici dopo il nuovo Codice – Primo commento al D.Lgs. 31 marzo 2023, n.36 di Alessandro Massari, avvocato

Foto:iStock.com/Marco_Bonfanti

Marco Agliata

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento