L’innovazione in edilizia a Klimahouse 2023

Klimahouse 2023 sarà un palcoscenico privilegiato per l’innovazione in edilizia, sia all’interno del percorso espositivo sia nei numerosi eventi divulgativi e formativi. Spazio anche ai progetti premiati nell’ambito di Klimahouse Prize e Wood Architecture Prize

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La 18ª edizione di Kimahouse – la manifestazione internazionale diventata punto di riferimento per il risanamento e l’efficienza energetica in edilizia che si terrà dall’8 all’11 marzo 2023 a Fiera Bolzano – sarà anche l’occasione per scoprire le soluzioni innovative per i diversi ambiti del settore, e i prodotti d’avanguardia delle startup presenti nel Future Hub.

Tra queste, ad esempio, nuovi sistemi digitali per la gestione intelligente dei cantieri, pannelli solari pieghevoli, giardini verdi modulari per l’outdoor design ed elementi d’arredo tech e sostenibili.

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Nel settore dell’edilizia, innovare significa ripensare modelli consolidati con l’obiettivo di vincere le attuali sfide climatiche e soddisfare le nuove esigenze in termini di risparmio energetico e comfort abitativo. Si fa strada, quindi, un nuovo modo di costruire e riqualificare più complesso, che si basa sull’innovazione a 360° in tutti gli ambiti coinvolti: dai metodi di progettazione degli edifici alle tecniche costruttive e agli impianti, dai materiali a basso impatto ambientale ai prodotti per l’arredamento ecosostenibile e per la salubrità degli ambienti, fino alle tecnologie digitali di ultima generazione (BIM, robotica, stampa 3D, IoT, intelligenza artificiale) per la progettazione e la gestione di smart building e cantieri.

Le tecnologie digitali, in particolare, sono destinate a diventare sempre più pervasive. Se lo scorso anno, complici il caro energia e il Superbonus, i maggiori investimenti hanno riguardato le soluzioni per l’efficienza e l’elettrificazione dei consumi (come pompe di calore e fotovoltaico), per i prossimi anni si attende una crescita più marcata delle piattaforme digitali per la gestione, il controllo e l’automazione, nel segno di un futuro dove gli smart building diventeranno sempre più una regola e non un’eccezione.

Klimahouse 2023 sarà un palcoscenico privilegiato per l’innovazione in edilizia, sia all’interno del percorso espositivo sia nei numerosi eventi divulgativi e formativi. Non solo, perché all’interno dello spazio Future Hub, realizzato in collaborazione con la società di consulenza blum.vision, dedicato alle startup dei settori progettazione, costruzione e arredamento, sarà possibile conoscere proposte all’avanguardia e talvolta dirompenti.

Tra le startup vi saranno anche quelle candidate al Klimahouse Prize 2023, premio all’eccellenza organizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano per valorizzare le migliori realtà emergenti del settore e le aziende espositrici che si sono distinte con la loro capacità di innovare.

Di questo premio, che verrà consegnato venerdì 10 marzo alle ore 15:30 (presso il Klimahouse Stage), sono stati già annunciati i 9 finalisti, che nei primi due giorni della Fiera, insieme ai finalisti della categoria startup, avranno la possibilità di presentare al pubblico i propri progetti.

Annunciati anche i finalisti del Wood Architecture Prize 2023, il premio che ha l’obiettivo di valorizzare l’impiego del legno per la promozione di un’architettura sostenibile e neutrale dal punto di vista climatico. I progetti vincitori saranno annunciati in occasione del Wood Summit, durante la seconda giornata di Klimahouse, il 9 marzo.

Klimahouse Prize 2023: i finalisti

Per la categoria Innovation i finalisti sono:

  • Sogimi S.P.A. con Skala, il pannello fotovoltaico per facciate che trasforma il tradizionale involucro passivo in una facciata attiva in grado di produrre energia. Il pannello vetro-vetro con finitura MATT (opaca) caratterizzato da un modulo fotovoltaico a film sottile presenta un’elevata uniformità superficiale. Un connubio quindi di efficienza e design.
  • Eneren S.r.l. con Naw Hive, la pompa di calore full inverter multifunzione polivalente 6-17 KW dal design esclusivo che unisce innovazione tecnologica e architettonica. Tecnologia ed estetica insieme per uno stile nuovo e unico che coniuga sostenibilità e eleganza per il massimo del comfort.
  • Griesser SRL con Persiana a Pantografo, il frangisole che si contraddistingue per l’alta qualità e l‘intelligente tecnica di automazione. A differenza di altri sistemi di apertura, quella a pantografo è caratterizzata da guide che si aprono parallelamente al telaio su cui si installa. La modernissima tecnica di azionamento elettrico e gli automatismi assicurano un comfort elevato.

Per la categoria Circle:

  • Calchèra San Giorgio con Calcedicampo Geo-Intonaco, un intonaco naturale, risanante e anticondensa. Composto con materie riciclate derivate della filiera agroalimentare e dal laterizio: calce pura naturale e sabbia da gusci d’uova, ceneri amorfe di lolla di riso e cocciopesto, selezionati in curva granulometrica continua.
  • Tecnosugheri Srl con Corkpan MD Facciata, l’unico sistema di rivestimento che permette di lasciare il sughero a vista in interno, ma anche in esterno permettendo di assolvere la doppia funzione di isolamento termo-acustico e di rivestimento architettonico in facciata.
  • Rice House Srl Benefit corporation con Laterice, il primo sistema murario a umido realizzato a partire dal sottoprodotto alimentare del cereale più diffuso e consumato al mondo, ovvero il riso. La paglia, la lolla e la pula del riso sono l’inerte e l’isolante dei materiali che compongono la stratigrafia, dalla muratura ai pannelli isolanti fino all’intonaco.

Per la categoria Market Performance:

  • Gruppo Poron srl con Neodur WTRX A+, la lastra per cappotto, con goffratura e tagli rompitratta, realizzata con materia prima rinnovabile derivante da biomassa (Neopor® BMBcert™) che sposa un approccio di “Biomass Balance”.
  • 3Therm con Stepsound Zero, pasta acustica a base di elastomeri, resine ed additivi aggrappanti che permette l’insonorizzazione delle scale, sia nuove che esistenti. Il materiale può essere applicato direttamente sulla finitura superficiale, permettendo il successivo incollaggio diretto del rivestimento finale.
  • Pontarolo Engineering SPA con Climablock, un blocco-cassero per la realizzazione di pareti portanti in calcestruzzo armato iper-isolate, dotate di elevate prestazioni termiche ed antisismiche, adatto a qualsiasi tipologia di edificio.

La giuria è composta da autorevoli esperti del settore energia-edificio-ambiente, impegnati in progetti di ricerca e sviluppo e realizzazioni di portata internazionale. A presiederla il Professor Niccolò Aste, Professore ordinario del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano.

Leggi anche Klimahouse 2022, il bilancio della 17esima edizione e i vincitori del Klimahouse Prize ’22

Wood Architecture Prize: i finalisti

  • Armin e Alexander Pedevilla di Pedevilla Architects con CiAsa Aqua Bad Cortina, una casa d’alta montagna realizzata con materiali naturali e di provenienza locale che mette al centro l’attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale.
  • Christian Gasparini di NAT office con SAGM – sculpture atelier galliani montecchio, l’atelier di scultura dell’artista Michelangelo Galliani a Montecchio Emilia è uno spazio di lavoro minimale, aperto, connesso all’esistente casa per dimensioni e proporzioni. Il legno, con la struttura a portale inclinato, i suoi controventi e i dettagli di ancoraggio, delinea l’esterno del volume in modo omogeneo.
  • Felix Perasso con Hotel La Briosa, un virtuoso esercizio di architettura in termini di soluzioni bioedili e tecnologiche adottate e di integrazione di stili tra loro apparentemente difformi nel pieno centro di Bolzano. Un progetto in cui tutto si gioca proprio sulla fusione di elementi contrastanti che dà come risultato un unico organismo nel quale coesistono tradizione e modernità.
  • Lorenzo Serra di studio Ellisse Architetti con Ninin, un rifugio nel bosco il risultato di un intervento di rifunzionalizzazione per il risanamento conservativo di un piccolo rustico in pietra in cui Anche la scelta della tecnologia costruttiva in legno ha seguito logiche di sostenibilità e funzionalità.
  • Luca Compri di LCA Architetti con Casa quattro, una casa sostenibile in legno, paglia di riso e sughero, caratterizzata da un’architettura estremamente semplice, primitiva e priva di ogni elemento non essenziale.
  • Marco Lavit di Atelier LAVIT con Lilelo, un eco-lodge sulle colline del Monferrato pensato come un’evoluzione della capanna primitiva e dove il legno si fa involucro protettivo.
  • Massimo Lepore, arch. Simone Sfriso, arch. Raul Pantaleo di TAMassociati con Il nuovo complesso parrocchiale Resurrezione di nostro Signore, un progetto che diventa un segno di rinnovamento per l’intero quartiere e in cui il tema della sostenibilità è stato affrontato proponendo un edificio altamente performante dal punto di vista del risparmio energetico e della manutenibilità, e attraverso l’impiego di una struttura in legno, con pannelli X-lam.
  • Roland Baldi di Roland Baldi Architects con la Scuola materna di Sluderno, caratterizzata da linee chiare ed elementi riconoscibili, che si armonizzano con il contesto, grazie anche all’utilizzo del legno, la scuola interpreta pienamente i valori di sostenibilità ambientale e sociale.

Presieduta dall’Arch. Sandy Attia dello Studio Modus Architects, la giuria vede coinvolti il Prof. Guido Callegari del Politecnico di Torino, l’Arch. Mauro Frate dello Studio MFA Architects e già docente a contratto Iuav, il Professor Roberto Gargiani dell’EPFL Ecole Polytechnique di Losanna, l’Arch. Manuel Benedikter dell’omonimo studio, il Prof. Paolo Simeone del Politecnico di Torino e Luca Gibello, Direttore de Il Giornale dell’Architettura.

>> Qui trovi il programma completo di Klimahouse 2023 <<

Per ulteriori informazioni
klimahouse.it
Twitter: #klimahouse @klimahouse
Facebook: facebook.com/klimahouse
Instagram: instagram.com/fieramesse

Immagine: © Klimahouse

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Redazione Tecnica

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